Unioni civili, c’è chi vota sì anche se “mi fanno schifo”

Ivoti non sono gratis”, diceva il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture del governo Renzi, Umberto Del Basso De Caro, nel gennaio 2013. L’uomo forte del Pd a Benevento è una fonte continua di aforismi. Soprattutto in tema di donne e omosessualità. Basti ascoltare alcuni audio depositati in un processo che riguarda i servizi sociali di Benevento: Del Basso De Caro non è mai stato indagato, ma i pm lo hanno fatto intercettare per un mese e mezzo per cercare reati di terzi, fino a quando non è diventato parlamentare Pd.
L’inchiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Luigi Landolfi, e del pm di Benevento, Giovanni Tartaglia Polcini, si è sgonfiata e il fascicolo è tornato da Napoli a Benevento: l’ipotesi di un favoreggiamento di un clan mafioso beneventano da parte di altri politici locali non era riscontrata. A ottobre 2015, il pm Giacomo Iannella ha inviato l’avviso di conclusione indagini a cinque persone per un filone minore sui servizi sociali del Comune di Benevento. Così sono divenute pubbliche anche le intercettazioni di Del Basso De Caro. Telefonate non penalmente rilevanti, che rivelano una certa distanza tra le dichiarazioni pubbliche di Del Basso De Caro e le sue convinzioni reali.
Per esempio, sulle unioni civili. Del Basso De Caro dice di voler votare a favore alla Camera: “Senz’altro – dice al Fatto –. Non c’è persona più laica e più tollerante di me, non c’è persona più rispettosa dei diritti altrui e delle azioni altrui”. Al telefono, invece, privatamente, usa toni diversi.
Parlando del leader di Sel, Nichi Vendola, si lascia andare: “Quello è com a cos, è come a Vendola… dice… io non vedo l’ora di fare un figlio… dicett (incomprensibile): e come lo fa?… dico io, ma tu hai queste tendenze, ma per l’amore di dio, io ti dico la verità io sono tollerante… anche perché mi fanno schif”. E aggiunge: “Brav’ devi fare l’intervista al Corriere della Sera. Tu non sai tenere una cosa in una sfera di riservatezza, in un cono d’ombra? No… tu devi fare una dichiarazione: sono fidanzato in casa, l’ho portato a conoscere a mamma, non vedo l’ora di sposarmi e avere un figlio… cioè lo devi dichiara’ per forza… mano nella mano dopo che era stato assolto (omissis). Invece di stare mano nella mano con le femmine. Anzi a quel punto non mano nella mano”.
Sì, perché lui ci tiene a sottolineare quanto ama le donne: “Mi sono sempre piaciute le femmine”. Basta che non siano troppo esili. Parlando di un ex deputato precisa: “Non è una di quelle che evoca sentimenti carnali. Cioè hai capito, 41 chili”.
Il sottosegretario avvolge anche i giudizi più triviali da una patina di cultura: “Eh, il peripato… Aristotele era un grande. Aveva inventato il peripato. I fanciulli e le fanciulle. Donde le peripatetiche.. viene da peripato”.
In tema dei problemi di erezione di un uomo, Del Basso De Caro usa metafore faunistiche: “Perché (la moglie, ndr) non ha fatto prima delle prove di funzionalità ittiche?”. Consegnando così un’altra chicca alla lista della gaffe di tanti politici.
Il Fatto ha provato a chiedere conto al sottosegretario di queste affermazioni, soprattutto sulla telefonata in cui si parla di Nichi Vendola.
Ma Del Basso De Caro non ha voluto ascoltare: “Non mettetemi in bocca cose che non ho mai detto. Non ho mai fatto affermazioni su nessuno. Non ho fatto alcuna affermazione che abbia rilievo penale. Posso evitare di fare commenti? Io non sono indagato, non sono imputato, non sono neanche rinviato a giudizio e risulto sempre nelle grazie del Fatto Quotidiano. Per qualunque telefonata che non so a che cosa si riferisca, con chi abbia parlato. Non lo voglio sapere”.