Nel Paese che fa più uso al mondo di telefoni portatili nella proporzione percentuale con la popolazione (ma perché? E’ un fatto economico, logistico, psicologico,ecologico nel senso contrario, politico, insomma culturale, tutto questo insieme o che altro?), in questo Paese, a Roma, sere fa stavo parlando al cellulare in piedi, fuori da un locale. Un signore è uscito, mi ha dato una botta, mi ha fatto cadere l’apparecchietto a terra, dove si è decomposto, e ha tirato dritto senza aprir bocca. ”Ma neanche si scusa?”, gli ho detto. Si è voltato solo per rispondere:”E’ Lei che ha mosso il braccio”. Invece ovviamente fermo se reggeva il portatile.
Ancora: passo con il verde pieno e al semaforo vedendomi arrivare si immette da una traversa che aveva il rosso un vespone, il cui guidatore mi guarda anche, con intenzione. Al semaforo successivo, appaiati, gli chiedo:”Ma Lei è passato con il rosso, se ne è accorto?”. Mi ha risposto secco “Embé?”, prima di sgassare via. Di più. All’incrocio tra Via XX Settembre e Via Quattro Fontane c’è quella meraviglia del San Carlino appunto alle Quattro Fontane, del Borromini. Quando facevo lo Zorro radiofonico riuscii a far spostare di dieci metri il semaforo all’indietro, perché macchine e moto non arrivassero proprio ad annerire la facciata borrominiana, ma si fermassero prima e quindi ripartissero prima. Ero al mio posto, mentre un motorino con due fanciulle ignorando il semaforo era piazzato dove il semaforo non c’era più, da qualche anno, poco più avanti, di fianco alla fontana secentesca. Rischiando l’accusa di molestie e l’infrazione stradale (era rosso per noi) le ho affiancate per chiedere lumi. Annerivano il Borromini. Perché? ”E chi è ‘sto Borromini?”, mi ha risposto una delle due astronaute (da casco) mentre indicavo la fontana.
Lo so, è impressionismo stradale, nel Paese dei Papi e di Papi e del suo gaio e irresponsabile cesaropriapismo (di cui politicamente pesano le menzogne più di ogni altra cosa). Lo so, arroganza e ignoranza potenziano l’assenza totale ormai di educazione. Roba vecchia. Ma mi colpisce lo stato progressivo di stupidità e rimbambimento del Paese nel suo complesso, come un virus imbarbarente, una meningite collettiva che non porterà ad altro se non al precipizio verso cui siamo rapidamente avviati, con o senza i consigli erotico-politici del premier.
Postilla Anticipata: Prima che qualcuno commenti la mia domanda iniziale definendomi un “negazionista telefonico portatile” e magari aprendo su ciò un prezioso dibattito, lo ammetto: temo i rischi di inquinamento ambientale e di conseguenze cancerogene dell’uso smodato dei telefonini. Sono all’antica, purtroppo…