Secondo Marco Travaglio la cosa più divertente accaduta negli ultimi 10 anni è stata l’autocandidatura di Beppe Grillo alla segreteria del Partito Democratico. Forse si riferiva alle facce pallide e terrorizzate di Fassino & Co immersi tra commi e commetti per far fuori il pericolosissimo comico. Il Pd arroccato tra fogli e carte bollate per estromettere un comico; nemmeno Pio La Torre, uno che «ci vedeva lungo», si sarebbe potuto aspettare tanto dai suoi discepoli.

Se Marco ha ragione, la seconda cosa più divertente del periodo è la candidatura del senatore Beppe Lumia alla segreteria regionale del Partito Democratico siciliano. Certo non è lui a far ridere, ma quelli che gli stanno intorno e che pare in questi giorni stiano tentando di dissuaderlo, con decine di chiamate e messaggi anche da parte dei «mini (si tratta del Pd) big»: «Aspetta, pazienta, vediamo che possiamo fare, magari un ruolo nazionale».

Beppe Lumia, ricorderete, era stato già condannato a morte da Provenzano. Nino Giuffrè, ex boss di Caccamo suo braccio destro, dopo l’arresto e il pentimento confessò: «Io e Provenzano volevamo uccidere Lumia perché era un martello pneumatico contro la mafia. Ho preso tempo e ho perso del tempo perchè era opportuno valutare se Lumia, che reputo una persona onestissima, avrebbe fatto più danni da morto o da vivo. Per la situazione in cui si trova Cosa nostra non potevamo permetterci un omicidio di questa portata senza calcolare le ripercussioni. Poi mi hanno arrestato ed eccomi qua». «Mi trovavo con Provenzano e con Benedetto Spera, sapevano tutti che io odiavo l’onorevole Lumia e che prima o poi ero intenzionato ad ucciderlo. Lo sapeva anche Provenzano. Allora un giorno mentre che eravamo assieme mi prende questo discorso di Lumia, c’ha girato bello bello attorno, fino a farmelo stabilire a me di ucciderlo. Ho fatto finta di non capire, mi faceva tanto comodo. Mi ha detto: però ti raccomando, senza premura, facciamo le cose per bene, meglio se un incidente, perché così fa un pochino, un pochino di rumore».

Dopo queste parole anche i vertici del Pd si resero conto che uno stimato persino da cosa nostra per la sua incisività nella lotta alla mafia non poteva più fare il parlamentare, tantomeno in Commissione Antimafia, di cui era stato per errore efficiente presidente dal 2000 al 2001 e vice dal 2006 al 2008; proprio nel 2008, quindi, a poche ore dalla chiusura delle liste per le Politiche, Lumia viene lasciato fuori dal Senato: il Pd non lo candiderà. Se non una condanna a morte per uno che ha dedicato ogni sua cosa alla politica antimafia senza pensare all’elezione successiva, ci siamo vicini. Solo dopo una sollevazione popolare, Walter Weltroni decide di reintegrarlo per evitare di precipitare ancora più in basso, non certo per sensibilità, ci mancherebbe, non ce lo saremmo mai aspettati in effetti.

Ora il senatore di Termini Imerese ha rotto gli indugi e ha annunciato la volontà di candidarsi alla segreteria regionale. Una scelta che ha sorbito più o meno l’effetto di quella di Grillo alla segreteria nazionale. L’etereo Francantonio Genovese, l’ex democristiano attualmente alla guida del Pd, dopo cinque-sei svenimenti carpiati ha deciso nel frattempo di inciuciare con l’Udc alla Regione piazzando un suo uomo alla presidenza della commissione Sanità nel governo Lombardo. Genovese, che ad un mio articolo sulla presenza tra i parlamentari Pd dell’amico del mafioso Bevilaqua di Enna, Vladimiro Crisafulli, aveva risposto così: «io sono convinto che la politica debba occuparsi della politica e ritengo anche pericoloso quando questa mostri la volontà di voler uscire dai suoi ambiti per sostituirsi alla Magistratura e agli organi inquirenti al fine di accertare e punire in vece loro». No, non vi sbagliate, è lo stesso Genovese che è stato, assieme a Tonino Russo, Angelo Capodicasa e Antonello Cracolici, uno dei protagonisti del collasso del Pd in Sicilia, che ha avuto l’apice nella candidatura e nella consecutiva sepoltura di Anna Finocchiaro alla presidenza della Regione Sicilia. Farà parte Beppe Lumia, come Grillo, di un movimento politico ostile? Varrà la sua tessera? Avrà pagato i 20 euro di iscrizione? Controllate, Lumia ha la faccia di uno che i venti euro li ha tenuti in tasca, estromettetelo, prima che possa cambiare veramente il Pd.

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