Se lo chiedono tutti in Sicilia, ma anche fuori. «Perché Rita Borsellino non ha appoggiato la candidatura di Beppe Lumia come segretario siciliano del Partito Democratico?». Di risposte ufficiali non ne esistono; in archivio rimane solo l´investitura del più o meno giovane Giuseppe Lupo, candidato «ordinato» telefonicamente dal segretario Franceschini: «E´ giusto fare delle scelte responsabili in un momento politico così delicato. Appoggerò Giuseppe Lupo perchè ha saputo meglio interpretare il progetto politico mio e di “Un´altra storia“, ossia quello della partecipazione dal basso. Si tratta di una mia posizione personale, che potrà essere condivisa o meno dal movimento» ha detto la sorella del magistrato ucciso da cosa nostra, la stessa organizzazione criminale che aveva già sul taccuino il nome di Lumia, e che poi lo stralciò all´ultimo minuto e lo rinviò a data da destinarsi.
Lumia non commenta ed evita ogni riferimento alla scelta dell´eurodeputata, che per i più è stata «costretta» ad appoggiare Lupo come contropartita alla candidatura offertale da Franceschini per le elezioni Europee. Certo la scelta ha destato parecchie perplessità soprattutto tra la base dei sostenitori della Borsellino, che avrebbe visto in Lumia la scelta naturale da compiere in virtù delle comuni e condivise battaglie antimafia fianco a fianco e che pare non obbediranno ad eventuali ordini di scuderia. Quello che manca sul curriculum del quarantatreenne ex segretario della Cisl palermitana che ha soffiato l´endorsement della Borsellino a Lumia, è l´appartenenza come numerario all´Opus Dei. Lupo vive infatti abitualmente nel centro palermitano della Prelatura cattolica, seguendo tutte le direttive dell´organizzazione, compresa la cessione degli introiti personali e il testamento in cui i numerari si impegnano a lasciare ogni avere alla comunità. La domanda, politica e non certo personale, è: come può decidere autonomamente un segretario di partito quando la vita di un numerario e le sue scelte si svolgono sotto stretta sorveglianza e consiglio della Prelatura, stando a tutta la bibliografia sull´argomento, ultima l´inchiesta di Ferruccio Pinotti, «Opus Dei Segreta»?
Tralasciando l´immagine dell´aspirante segretario con il cilicio alla coscia per due ore al giorno e la «disciplina», la frusta utilizzata per punirsi e mortificare il corpo ogni sabato, quello che inquieta di più la base del Pd siciliano è la vocazione alle larghe intese di Lupo: il non più giovane Peppino infatti è uomo di Sergio D´Antoni e come il padre padrone è possibilista sull´alleanza con l´Udc di Cuffaro al fine di arginare il Pdl e l´Mpa di Lombardo, con cui non mancano comunque le prove generali di inciucio, come la commissione Sanità assegnata al piddino Laccoto. Durante il suo discorso di presentazione, infatti, l´ex cislino Lupo ha attaccato duramente Lombardo, ma non ha pronunciato verbo né sull´ex governatore colluso con singoli mafiosi né sull´Udc. Curiosa in questo senso anche l´uscita del senatore Cuffaro che ha accusato Lumia di essere «il candidato di Dell´Utri e Lombardo»: se Lumia diventasse segretario del Partito Democratico siciliano, a Totò mancherebbero appoggi e sponde importanti, come quella con l´attuale segretario Francantonio Genovese, quella con Angelo Capodicasa e con Antonello Cracolici. Alla fine della nostra storia sarebbe grottesco e paradossale se Rita Borsellino, in una eventuale grande alleanza, dovesse trovarsi gomito a gomito con Cuffaro, con cui ha battagliato aspramente ai tempi dell´Ars (Assemblea Regionale Siciliana).
Se Lumia potrà o no diventare il segretario del Pd lo deciderà il congresso che manderà alle primarie le prime tre mozioni più votate dagli iscritti. Poi ci sarà la vera sfida, con la minaccia connessa degli infiltrati desiderosi di salvaguardare il tacito patto di non belligeranza messo in crisi dalla candidatura del senatore venuto da Termini Imerese che giorno dopo giorno accumula sempre più consensi, sia tra i big ma soprattutto tra gli iscritti.