I vigili urbani come gli agenti speciali della Swat americana. Il Comune di Rovereto, cittadina di circa 37mila abitanti, secondo comune della Provincia di Trento per popolazione dopo il capoluogo, ha infatti acquistato dalla ditta Bignami di Ora (BZ), sessanta pistole Smith and Wesson, modello military & police calibro 9 in dotazione alla polizia statunitense.
Pistole, di westerniana memoria, che costeranno 414 euro l’una a cui si deve sommare il kit completo relativo all’uso e alla manutenzione delle armi, ovvero: cinturone tattico completo di portamanette, caricatore e porta sfollagente, il kit per la pulizia della pistola e la fondina, nonché 5 mila cartucce della Magtech, blindate, che costano poco meno di 20 centesimi l’una, per una spesa totale di 32.600 euro.
Ma non è finita qui. Poiché, gli agenti di polizia municipale girando armati rischiano di diventare un potenziale bersaglio, dovranno indossare il giubbotto antiproiettile, giubbotti ordinati dal Comune per un totale di 13.153,20 euro.
A questo punto, e con un simile armamentario, ci si immagina che i vigili siano al sicuro. Ebbene non è così, almeno secondo il Comune che ha acquistato, per proteggere dal rischio d’aggressioni i “vigili roveretani armati”, 60 spray urticanti, volgarmente detti al peperoncino, per un totale di 5.760 euro alla ditta «Defens System» di Pero (MI), abbinati ai relativi manicotti bianchi in tinta con il cinturone in modo da non sfigurare davanti ai turisti.
Assieme a quanto elencato precedentemente, il Comune ha richiesto una fornitura di 60 coltelli da lavoro, del costo di 38 euro ciascuno, per rompere i vetri delle auto o tagliare le cinture di sicurezza in caso di interventi d’emergenza in strada e che funzionano anche come cacciavite.
Non tutti porteranno però la pistola. La Smith & Wesson sarà affidata soltanto agli operatori che prestano in via continuativa i servizi esterni di vigilanza, i servizi notturni e di pronto intervento, e gli operatori applicati nel servizio di vigilanza al palazzo municipale e al deposito armi. La responsabilità che comporta il portare un’arma è enorme, per se stessi e verso gli altri, è quindi necessario che il personale sia adeguatamente preparato. Proprio in quest’ottica saranno organizzati dei corsi al poligono di tiro e l’introduzione dell’arma seguirà un iter meticoloso.
La maxi spesa all’armeria altoatesina, comunque, è un atto dovuto visto che il consiglio comunale ha approvato, nonostante le molteplici perplessità emerse durante la discussione, il servizio notturno della polizia municipale, che, per legge, e secondo la corretta interpretazione della normativa arrivata da Roma a sciogliere i dubbi, è legato alla detenzione di un’arma da fuoco.
Rimane però un interrogativo: davvero la notte, a Rovereto, che ricordo è Città della Pace, girano così tanti criminali?