Ma quale “povera Italia”. Silvio Berlusconi attacca ingiustamente la (sua) stampa senza accorgersi che, invece, questa ha il merito di cercare le notizie, scavare (a fondo) e scovare lati oscuri e contraddizioni dei personaggi pubblici. Esiste un giornalismo d’assalto, in Italia, di cui nemmeno Berlusconi si era accorto. Eppure ce l’ha a libro paga.
La notizia, che nessuno, forse per decenza, ha avuto la faccia di firmare, è apparsa ieri sul sito de Il Giornale di Silvio Berlusconi (il Premier più volte ha dimostrato di esserne il vero dominus a dispetto della proprietà intestata alla Finanziaria del fratello Paolo) e diretto da Vittorio Feltri. E’ ovvio che se qualcuno gli dovesse chiedere spiegazioni lui dirà di non sapere. nulla e, magari, di non sentire Feltri da mesi. E cosa è successo di così “scottante” da dover essere raccontato?
Succede che un gruppo di ragazzi dei Meetup di Beppe Grillo, i Grilli del Pigneto abbia organizzato una festa, e non un festino, a Lido di Maccarese, vicino Roma, invitando l’uomo, Luigi de Magistris, e la donna, Sonia Alfano, più votati alle ultime elezioni al parlamento europeo. Una tornata elettorale che ha visto due stimatissime persone raggiungere uno straordinario risultato grazie alla loro specchiata moralità e alle loro capacità oggi al servizio dei cittadini italiani ed europei. Un risultato raggiunto anche grazie al sostegno della rete. Dove l’informazione, non manipolata e non “inFeltrita”, circola liberamente e senza le incrostazioni del “sistema”. Quegli splendidi ragazzi, per organizzare questa festa, si sono autotassati per coprire tutte le spese organizzative e tenevano molto alla presenza degli importanti ospiti che non si sono fatti pregare.
In trenta righe di falso scoop, però, Il Giornale racconta almeno 5 bugìe infarcendo l’articolo di allusioni e parallelismi quantomeno azzardati, per non dire tristemente comici.
“Ma allora le feste non le fa solo il premier? – si domanda Il Giornale – No, anche l’opposizione balla e canta il karaoke, anche l’opposizione più feroce, quella dei Di Pietro boys and girls, alias grillini prestati al dipietrismo.”
Lo scopo è difendere Berlusconi e le sue arcinote debolezze. Nessuno potrebbe scandalizzarsi per una festa dove Berlusconi figurava tra gli invitati, a parte il compleanno di una diciottenne che lo “chiamava Papi” e sulla cui conoscenza il premier ha raccontato bugìe a raffica. L’opinione pubblica è scossa per i “festini” di Silvio Berlusconi. Cosa ben diversa.
Sempre Il Giornale, che vanta tra le sue file ottimi “informatori”, racconta di un trenino a cui avrebbe preso parte, oltre a Sonia Alfano e Luigi de Magistris anche Gioacchino Genchi e Salvatore Borsellino. Falso. Salvatore Borsellino al Paradise Village non c’è mai stato. E’ semplicemente intervenuto telefonicamente come Beppe Grillo per salutare i ragazzi e dare conforto del loro impegno in tante battaglie che ci li vedono quotidianamente protagonisti. Quelle per la libera informazione, contro leggi anti-democratiche, a sostegno dei magistrati onesti che in questo paese sono tanti e circondati da ostacoli.
Sottolinea la presenza di “belle ragazze”, Il Giornale, domandandosi ancora una volta se “le feste e le danze non si fanno solo nella maggioranza” dimenticando di raccontare un particolare che non è sfuggito agli ospiti né al servizio di sicurezza. Sul finire della serata e non alle 6 del mattino come scritto, scesa da un’automobile scura e con autista, compariva tra gli invitati una ragazza molto “allegra” che si è dilettata nel farsi scattare foto. Una giovane e bella ragazza estremamente spigliata, che sfortunatamente nessuno conosceva e nessuno aveva invitato voleva a tutti i costi essere immortalata, in pose anche poco ortodosse, al fianco degli invitati più in vista. Lei si è allontanata, forse delusa di non aver completato la missione che le era stata assegnata.
Il Giornale si accontenta con le solite, grottesche, mistificazioni. A differenza delle feste di Noemi, l’unico “minorenne” in quella festa era il figlio tredicenne di Gioacchino Genchi, Walter. Le due uniche verità del Giornale, a conti fatti, sono rappresentate dalla presenza, sì, di belle ragazze e che, come tutti, avevano pagato 15 euro per partecipare. Altra cosa, rispetto alle ragazze pagate per partecipare alle feste ed i festini del premier. Particolare da non sottovalutare, inoltre, a Lido di Maccarese non ci sono state eruzioni del finto vulcano, né finte erezioni. Mancava pure il lettone di Putin.
Il trenino è vero. E’ stato fatto in onore ad un giovane ragazzo costretto sulla sedia a rotelle. Se solo gli spioni de Il Giornale avessero riportato l’intervento di Sonia per festeggiare il compleanno di Roberto Monaco ed il saluto ad un altro giovane disabile, forse ci sarebbe stata anche l’occasione per commuoversi. Al Giornale, ad esempio, è anche sfuggita la presenza di Gianluca Manca, fratello di Attilio. L’urologo costretto ad operare il latitante Bernardo Provenzano. Poi assassinato e fatto passare per un suicidio. Ma questa è solo la “verità” e come tale non può appartenere agli scoop de Il Giornale. Questi sono i sentimenti della gioia, dell’amicizia e della solidarietà sincerca della gente per bene, che di certo non può capire ed apprezzare chi vive solo di mistificazioni, di falsità e di ipocrisia. La festa organizzata dai Grilli del Pigneto era stata intitolata “Onorevoli on the beach”. Qualcuno, rifacendosi a Villa Certosa o Palazzo Grazioli, ne aveva travisato il titolo. No. Non era “Onorevoli on the bitch”.