Roma 26 settembre 2009, scende in piazza il popolo delle agende rosse, guidato da Salvatore Borsellino.
Erano in migliaia a Roma sabato scorso, ciascuno con in mano la propria agenda rossa, divenuta ormai il simbolo della ricerca della verità sulle stragi di mafia. Su quell’agenda Paolo Borsellino annotava tutto, dalle persone che incontrava alle sue impressioni sulle indagini che svolgeva. Non se ne separava mai. Ce l’aveva con sè anche nel giorno in cui fu ucciso, ma non è mai più stata ritrovata. Insieme a quell’agenda, molto probabilmente, sono scomparsi tanti segreti inconfessabili sui rapporti tra organizzazioni criminali e apparati dello stato.
Video a cura di Paolo Dimalio e Irene Buscemi
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