Il pm Spataro: “L’ex capo del Sismi regista di un sistema criminale” .
“Niccolò Pollari è stato il regista del sistema criminale” che ha permesso il sequestro dell’imam Abu Omar, rapito da agenti della Cia a Milano il 17 febbraio 2003, e “il principale responsabile di quello che è avvenuto. È colui il quale ha detto sì, illegalmente, a Jeff Castelli”, dando il via libera a un’operazione illegale.
Così il pubblico ministero Armando Spataro ha motivato, nella sua requisitoria, la richiesta di condanna a 13 anni di reclusione per Pollari, ex direttore del Sismi, e per Castelli, allora capo della Cia in Italia. Gli altri uomini, americani e italiani, coinvolti nel rapimento, tra cui l’ex numero due del Sismi Marco Mancini, devono essere condannati a 10 anni.
“Nulla esiste, nulla può esistere in tema di un accordo istituzionale riguardo la commissione di un reato”, ha argomentato Spataro. “Nessuna direttiva avrebbe potuto indurre Pollari a omettere di denunciare un ordine illegittimo”, perché “non si può pensare che la Consulta possa coprire col segreto di Stato una condotta criminale”.
Quando Spataro ha annunciato l’intenzione di “ricostruire tutti i fatti, la cui utilizzabilità è fuori discussione”, i difensori hanno rumorosamente chiesto al giudice Oscar Magi di impedire a Spataro di intervenire su atti coperti dal segreto di Stato. “Non credo”, ha risposto Magi, “che si possa impedire in questo modo la requisitoria”.
È intervenuto anche l’altro rappresentante dell’accusa, Ferdinando Pomarici: “Voglio manifestare un particolare disagio determinato dalle interpellanze parlamentari in cui Spataro e io siamo stati accusati (dopo un articolo de Il Fatto Quotidiano, ndr) di voler violare il segreto di Stato in questa requisitoria. È un tentativo di intimidazione da parte di questi politici per cercare di impedire che la procura svolga la funzione le compete”.
Gianni Barbacetto
da Il Fatto Quotidiano del 1 ottobre 2009