Ti può capitare Alfonso Signorini, su Canale 5, a V che sta per Verissimo – i colori della cronaca (rosa). Il doppio direttore allitterato diventa il dottore d’amore con licenza di prescrizione (calmo, mister B., con la tua rogna non c’entra): “Mai svegliare il compagno alle tre di notte e chiedere: mi pensi? Mai ripetere mi ami, mi ami?”. E altre verità nascoste del genere.
Tra il cornetto e il cappuccino è in collegamento con Mattino 5, la conventicola di premi Pulitzer del video al giudice Mesiano con i calzini turchesi. A pranzo già digerito, in un momento a sorpresa dalle 16:45 alle 18:45, può affacciarsi su Pomeriggio 5 e di sera spunterà al Grande Fratello oppure al Maurizio Costanzo Show. Da mezzanotte in poi dirigerà i settimanali di Arcore – Chi e Tv Sorrisi e Canzoni – e all’alba ordinerà servizi fotografici dei baci notturni o parlerà a telefono con Marina Berlusconi.
Signorini è l’incrocio chimico e scientifico tra Daniele Capezzone e Sandro Bondi: ossequioso presenzialista del nulla. Quel tipo di personaggi che – scriveva Michele Serra nell’Amaca – le massaie trovano familiari all’ora di cena come il pane e il vino di cantina. Un Fabrizio Cicchitto o un Italo Bocchino nel pastone del Tg1.
Siccome chi sbaglia a fare zapping oggi rischia di ammirarlo a Domenica Cinque, vogliamo tenervi impegnati con un quesito: sette giorni su sette in tv, chi può battere il record di Signorini? Fate qualche nome. Emilio Fede è fuori concorso.