Sono decisamente soddisfazioni.
Nella giornata milanese di Roberto Saviano, a cui ieri è stato consegnato il titolo di Socio onorario dell’Accademia di Brera e il diploma di secondo livello in Comunicazione e didattica dell’arte, il riconoscimento più gradito sarà invece stato quell’invito garbato del viceministro leghista Castelli: "Ma va a ciapà i ratt!”.
Tipica espressione milanese che non ha bisogno di traduzione. Saviano aveva avuto l’infausta idea di definire Milano “la più grande città del sud d’Italia”.
“Poveri milanesi – la risposta di Castelli –. L’ultimo maestrino arrivato, di cui sentivamo tanto il bisogno, è l’ennesimo professionista dell’antimafia Saviano, il quale viene da una terra che per condizioni politiche e sociali, sicuramente ha molto da insegnare”. I meridionali ringraziano.
Operazione Cultura
Saviano e i ratti di Castelli
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