"Craxi, o la memoria corta degli italiani": si intitola così una "lettera dall’Italia" del corrispondente da Roma del quotidiano francese, Le Monde, pubblicata ieri.

"A 420 euro, trasporto e notti di albergo comprese, i tre aerei partiti venerdì 15 gennaio da Milano, Roma e Palermo, destinazione Hammamet sono stati subito riempiti", esordisce Philippe Ridet, aggiungendo che a "fedeli" e "nostalgici" di "colui che ha incarnato la corruzione della classe politica alla fine degli anni Ottanta e all’inizio degli anni Novanta, si sono aggiunti quest’anno tre ministri. Avendo fatto i loro primi passi al fianco di Bettino Craxi, Franco Frattini (Esteri), Renato Brunetta (Funzione pubblica) e Maurizio Sacconi (Sanità) hanno scelto stavolta di esprimere la loro fedeltà alla luce del sole".

A 10 anni dalla morte, se "Berlusconi, che Craxi aiutò molto a costruire il suo impero mediatico grazie a leggi su misura" ritiene Craxi soltanto un "perseguitato", i "nemici di ieri, soprattutto gli ex comunisti", "si dicono anche loro pronti a fargli un posto nel pantheon della sinistra".

Da Il Fatto Quotidiano del 19 gennaio

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