di Peter Gomez
Dopo aver definito il boss mafioso Vittorio Mangano "un eroe" e aver riabilitato il corrotto Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e i suoi uomini stanno per approvare una legge che cancellerà centinaia di migliaia di processi. Per salvare il premier, i diritti delle vittime dei reati vengono così azzerati. E i criminali tornano o restano in libertà. Noi de Il Fatto quotidiano questo mondo alla rovescia non lo vogliamo. Per noi, nel pantheon immaginario che dovrebbe essere alla base del convivere civile, non ci sono i delinquenti. Ci sono, invece, tutti quegli uomini e quelle donne che hanno speso la vita per combattere la criminalità organizzata, per arginare la corruzione, per garantire al Paese la libertà di parola, di voto e di pensiero. In una frase: tutte quelle persone che hanno tentato di rendere l’Italia un po’ migliore. I nostri eroi sono questi. In redazione ne abbiamo scelti cinque: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer e Giorgio Ambrosoli. Ma potevano essere molti di più. Per questo adesso vi chiediamo, cari lettori, che anche voi facciate una scelta. La vostra scelta. Vogliamo sapere quali sono i vostri eroi. Indicate, se volete, i loro nomi qui sotto. Spiegate nei commenti il perché della vostra decisione. E domandate ai vostri amici, attraverso la rete o il passaparola, di fare altrettanto. Noi pensiamo che in questo paese le persone perbene, a destra come a sinistra, siano ancora una larga maggioranza. E partendo da un piccolo sondaggio come questo vogliamo cominciare a dimostrarlo. Perché se saremo tantissimi anche loro, quelli che inneggiano a Mangano e santificano Craxi, cominceranno a rendersene conto.
Clicca sulla foto di ognuno per leggere una loro scheda: Paolo Borsellino, Giorgio Ambrosoli, Enrico Berlinguer, Sandro Pertini, Giovanni Falcone.