“Un cocktail che ha successo nasce da una intuizione – spiega Daniele – o dall’interesse verso un ingrediente in particolare. Si procede per tentativi, si cerca l’equilibrio tra gli elementi e si mette a punto un bilanciamento tra parti alcoliche e aromatiche che deve risultare, alla fine, perfetto. Sono i clienti che decidono quando la ricetta ha raggiunto l’espressione massima del suo potenziale e solo allora è assunta a pieno titolo tra le proposte del miscelatore”. Per Daniele un cocktail deve aspirare ad avere le stesse caratteristiche di un buon vino: colore, odore, persistenza, armonia delle componenti, sapore. Come il vino dovrebbe essere abbinato a specifici momenti della giornata e può accompagnare egregiamente alcuni cibi, completandone il condimento.
“L’Aperol Sour al Mango – continua – racchiude tutte le caratteristiche che dovrebbe avere un drink da aperitivo: ha una parte acidula data dal lime spremuto che si bilancia con il sapore dolce dell’Aperol e dello sciroppo di zucchero mentre l’Angostura, il famoso e benefico mix di spezie nato in Venezuela per opera di un medico tedesco, aggiunge una componente amara che stimola l’appetito. Il Mango fresco frullato si sposa bene con tutte le componenti di base e dona al cocktail un gusto esotico e un colore arancione ancora più acceso. L’abbinamento perfetto è con i carpacci di pesce crudo o affumicato”.
La ricetta:
Si serve agitando gli ingredienti e versandoli in una coppa o, con l’aggiunta di Ginger ale, in un bicchiere ricolmo di ghiaccio.
Daniele attualmente si trova in Sudafrica per trovare ispirazione da coniugare in nuove ricette. Alla domanda: “Qual è per te un piccolo piacere quotidiano?” ha risposto così: “Svegliarmi accanto alla donna che amo”.