Vengo da una riunione a Carovigno, vicino Brindisi, con un nutrito gruppo di agricoltori furibondi perché gli storni che, dati i mutamenti climatici arrivano a milioni non più in gennaio, ma in settembre, sui loro uliveti, si mangiano circa la metà del raccolto di olive. E poiché secondo una vecchia legge europea questi uccelli sarebbero in via di estinzione, non si possono  cacciare, che sarebbe il solo modo per scacciarli. Una rovina a cui occorre, da parte dell’Europa, porre rimedio. Intanto, diamo voce al grido di dolore

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

La nuova ricetta per uscire dalla crisi
Dare più valore ai dipendenti

next
Articolo Successivo

La verità in un graffito

next