In Italia il debito pubblico è a livelli record. L’impresa mafia guadagna 135 miliardi l’anno. Il tasso di disoccupazione è salito all’ 8,9%. E si rischia la crescita zero. La priorità, dunque, è sotto gli occhi di tutti: bisogna riformare la Costituzione.
L’urgenza è tale che pare abbia riaperto anche la celebre baita di Lorenzago. “Pronto ad ospitare i neocostituzionalisti e a dare una mano alla stesura della riforma” ha detto il custode invernale della baita Jack Nicholson. “Il mio amico Tony suggerisce di metterci anche quella del reato di pedofilia grave o meno grave” ha aggiunto il figlio del custode, dopo aver parlato con il dito allo specchio.
Il Governo pensa da tempo alla nuova Costituzione che da “cattocomunista” diventerà cattoliberista. Liberista perchè dalla parte degli imprenditori. E cattolica perchè dalla parte di Don Verzè. Tempo fa, non a caso, Berlusconi aveva sottolineato il vero problema della Carta: “I costituenti hanno dato pochi poteri al premier temendo un ritorno della dittatura”. Osservazione poi confermata da insigni costituzionalisti in un comunicato breve ed essenziale: “Appunto“.
La nuova Costituzione cercherà, secondo lo “stile Pomigliano“, di ottimizzare l’attività del Parlamento con un nuovo modello di produzione. I deputati avranno, infatti, tutto sottomano: sia il pulsante da premere che il foglio con le indicazioni di voto. Nei posti limitrofi, invece, avranno solo esponenti di altri partiti. Cosi’ potranno fare le risse senza allontanarsi dalla propria postazione. I ritmi di lavoro dovranno essere precisi: un unico turno annuale di 8 ore in cui approvare tutti i provvedimenti. Chi sgarra verrà licenziato. (In tal caso opereranno gli ammortizzatori sociali per chi ha perso il lavoro. Che per gli ex politici si chiamano: “Consigli di Amministrazione”. E per tutti gli altri: “Numero verde antisuicidi“).
L’alternativa altrimenti sarà delocalizzare il Parlamento in Polonia. Non a caso pare ci sia già una selezione per deputate PDL nell’Europa dell’Est. “Riporteremo in Parlamento grandi personalità stile Prima Repubblica” ci dice un addetto ai casting della maggioranza. “Tipo Nilde Iotti?” chiediamo con un filo di timore; “No, tipo Cicciolina“.