Secondo appuntamento con la rubrica che racconta “Il Fatto Quotidiano”. In questa puntata il direttore della testata, Antonio Padellaro.
- 17:28 - Usa: Tinagli (Pd), 'con Trump poco da festeggiare per nostra economia'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - “Trump ha detto in campagna elettorale che avrebbe introdotto dazi fino al 20% su tutti i prodotti importati negli Stati Uniti. Quello statunitense è il nostro principale mercato di sbocco e per l’Europa vale 500 miliardi l’anno: non capisco il trionfalismo di alcuni politici di destra, che pure si dicono patrioti". Lo afferma l’eurodeputata del Pd, Irene Tinagli.
"Ricordo che nel 2019 il presidente degli Stati Uniti aveva introdotto dazi contro la Francia come risposta a una tassa sulle multinazionali del web. Perché Trump a quanto pare non vuole che i giganti del web paghino le tasse in Europa dove operano e approfittano del nostro ricco mercato. Non mi sembra un bel modo di difendere gli interessi italiani ed europei, quello di difendere questo tipo di politiche. Trump è lo stesso che ha minacciato quei paesi della NATO che non raggiungono il livello di spesa militare del 2% di non intervenire in caso di aggressione".
"Chissà, forse è per questo che il governo italiano ha deciso di tagliare di oltre 4 miliardi il fondo per il settore dell'automotive in crisi e destinare queste risorse alle spese militari.Serve una riflessione seria su quello che può implicare in futuro la vittoria di Trump per l'economia italiana ed europea”.
- 17:28 - Rifiuti: imballaggi in alluminio, materiale 'usa e ricicla'
Rimini, 7 nov. (Adnkronos) - Alluminio paradigma dell'economia circolare grazie alle sue proprietà che ne consento un riciclo al 100%. Nel corso del 2023 è stato avviato a riciclo il 70,3% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 59.300 tonnellate) e, con il recupero energetico, il totale di quelli complessivamente recuperati si assesta a quota 74,1%. Sono i numeri dell'economia circolare dell'alluminio illustrati da Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio a Ecomondo 2024, Fiera della Green Economy a Rimini fino all'8 novembre.
Con una media del 70% il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia supera dunque abbondantemente, ormai da alcuni anni, gli obiettivi Ue al 2025 (50%) e al 2030 (60%). Numeri importanti che hanno consentito di evitare emissioni serra pari a 417mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 182mila tonnellate equivalenti di petrolio.
"Cial è un consorzio nazionale del sistema Conai che lavora in tutta Italia e si occupa del riciclo degli imballaggi in alluminio - spiega all'Adnkronos Gennaro Galdo, responsabile comunicazione Cial - Avviamo al riciclo ciò che i Comuni con i cittadini raccolgono, portando dopo la selezione del materiale tutto l'alluminio raccolto in una delle fonderie per il riciclo sul territorio, in tutto ne abbiamo 11".
"Quando parliamo di alluminio parliamo di imballaggi, ovvero contenitori che vengono usati soprattutto per il food e la cosmetica: ad esempio, lattine per bevande, scatolette, vaschette, bombolette spray, imballaggi che tutti noi abbiamo in casa, che usiamo, utilizziamo quotidianamente e che consentono, una volta riciclati, di tornare a nuova vita con un risparmio di energia e materia altissimo", precisa. I numeri del riciclo, poi, salgono se si considerano solo le lattine per bevande, "in assoluto l'imballaggio più rappresentativo tra tutti quelli in alluminio". In questo caso, "le percentuali di riciclo superano il 93%, raggiungendo dei livelli che sono in assoluto i più alti in Europa".
"L'alluminio può essere considerato il paradigma perfetto dell'economia circolare - rimarca - Innanzitutto perché è un materiale che si ricicla completamente, al 100%, non si butta via niente. E soprattutto perché può subire innumerevoli e infiniti cicli di riciclo senza perdere le sue caratteristiche. Non è dunque possibile riconoscere se un oggetto è fatto in alluminio primario da bauxite o in alluminio secondario da riciclo".
Grazie alle sue proprietà "quando parliamo di alluminio, non parliamo tanto di 'usa e getta', ma di 'usa e ricicla'. Basta guardare i dati: addirittura il 75% dell'alluminio mai prodotto nella storia è ancora in circolo grazie ad innumerevoli fasi di riciclo che gli consentono di rimanere sostanzialmente lo stesso, nonostante molteplici e infiniti usi".
- 17:27 - Rifiuti: imballaggi in alluminio, materiale 'usa e ricicla'
Rimini, 7 nov. (Adnkronos) - Alluminio paradigma dell'economia circolare grazie alle sue proprietà che ne consento un riciclo al 100%. Nel corso del 2023 è stato avviato a riciclo il 70,3% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 59.300 tonnellate) e, con il recupero energetico, il totale di quelli complessivamente recuperati si assesta a quota 74,1%. Sono i numeri dell'economia circolare dell'alluminio illustrati da Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio a Ecomondo 2024, Fiera della Green Economy a Rimini fino all'8 novembre.
Con una media del 70% il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia supera dunque abbondantemente, ormai da alcuni anni, gli obiettivi Ue al 2025 (50%) e al 2030 (60%). Numeri importanti che hanno consentito di evitare emissioni serra pari a 417mila tonnellate di CO2 e di risparmiare energia per oltre 182mila tonnellate equivalenti di petrolio.
"Cial è un consorzio nazionale del sistema Conai che lavora in tutta Italia e si occupa del riciclo degli imballaggi in alluminio - spiega all'Adnkronos Gennaro Galdo, responsabile comunicazione Cial - Avviamo al riciclo ciò che i Comuni con i cittadini raccolgono, portando dopo la selezione del materiale tutto l'alluminio raccolto in una delle fonderie per il riciclo sul territorio, in tutto ne abbiamo 11".
"Quando parliamo di alluminio parliamo di imballaggi, ovvero contenitori che vengono usati soprattutto per il food e la cosmetica: ad esempio, lattine per bevande, scatolette, vaschette, bombolette spray, imballaggi che tutti noi abbiamo in casa, che usiamo, utilizziamo quotidianamente e che consentono, una volta riciclati, di tornare a nuova vita con un risparmio di energia e materia altissimo", precisa. I numeri del riciclo, poi, salgono se si considerano solo le lattine per bevande, "in assoluto l'imballaggio più rappresentativo tra tutti quelli in alluminio". In questo caso, "le percentuali di riciclo superano il 93%, raggiungendo dei livelli che sono in assoluto i più alti in Europa".
"L'alluminio può essere considerato il paradigma perfetto dell'economia circolare - rimarca - Innanzitutto perché è un materiale che si ricicla completamente, al 100%, non si butta via niente. E soprattutto perché può subire innumerevoli e infiniti cicli di riciclo senza perdere le sue caratteristiche. Non è dunque possibile riconoscere se un oggetto è fatto in alluminio primario da bauxite o in alluminio secondario da riciclo".
Grazie alle sue proprietà "quando parliamo di alluminio, non parliamo tanto di 'usa e getta', ma di 'usa e ricicla'. Basta guardare i dati: addirittura il 75% dell'alluminio mai prodotto nella storia è ancora in circolo grazie ad innumerevoli fasi di riciclo che gli consentono di rimanere sostanzialmente lo stesso, nonostante molteplici e infiniti usi".
- 17:24 - Farmaceutica, Renoldi Bracco (Bracco Imaging): "Leader mondiale in tecnologia microbolle"
Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) - "In questo sito produttivo abbiamo un impegno molto importante sulla tecnologia delle microbolle, della quale Bracco è leader a livello mondiale, non soltanto con i prodotti attualmente approvati e utilizzati, ma anche e soprattutto per lo sforzo di innovazione con la terza generazione di prodotti, adesso in fase clinica, e con l'applicazione delle microbolle in altri ambiti della medicina oltre alla diagnostica. Con questo investimento, oggi noi non soltanto abilitiamo la crescita, ma soprattutto l'idea di utilizzare queste tecnologie in altri spazi". Sono le parole di Fulvio Renoldi Bracco, Ceo di Bracco Imaging, in occasione della giornata inaugurale del secondo stabilimento del gruppo leader nell'imaging diagnostico, a Ginevra, in Svizzera. Si chiama Hexagon e permetterà all'azienda di riferimento nell'imaging diagnostico di triplicare la produzione e la distribuzione dell'innovativo agente di contrasto a ultrasuoni basato su microbolle, uno dei prodotti di punta della ricerca Bracco.
"Oggi la tecnologia delle microbolle rappresenta per Bracco circa il 6% del fatturato - aggiunge Renoldi Bracco - e viene utilizzata per migliorare l'eco dell'ecografia, il cosiddetto enhancement, in tre ambiti: l'ecocardio, il doppler e l'imaging del tratto uro-genitale. Ci sono sviluppi di nuove indicazioni e soprattutto c'è una domanda crescente in tutte le aree del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, fino ai Paesi in via di sviluppo, che stanno utilizzando maggiormente la tecnologia dell'ecografia, essendo quella maggiormente accessibile. Puntiamo a sviluppare delle indicazioni - conclude - che possano indirizzare a dei need specifici in aree che oggi sono sottoservite".
- 17:18 - Rai: scontro Tajani-Lega su canone, 'taglio non è nel programma', 'parole sorprendenti'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Botta e risposta tra Antonio Tajani, leader di Forza Italia, e la Lega sulla questione del canone Rai. Da Pechino il ministro degli Esteri torna a ribadire la sua contrarietà alla proposta di riduzione del canone avanzata dal partito di Matteo Salvini: "Non fa parte del programma di governo del centrodestra e quindi è una proposta che noi non condividiamo", ha spiegato Tajani, "perché si rischia di fare un danno alla televisione pubblica, che altrimenti dovrebbe essere finanziata diversamente". Al numero uno azzurro replica il Carroccio con la deputata Elena Maccanti, componente della commissione di Vigilanza Rai: "La riduzione delle tasse e del canone Rai sono obiettivi del centrodestra. Sorprendono le parole di Tajani, anche perché si tratta di confermare una misura approvata, nella manovra dell’anno scorso, anche con i voti di Fi", afferma Maccanti in una nota.
- 17:15 - Automotive: M5S, 'Giorgetti ufficializza condanna a morte filiera'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Tra le tante uscite amene della grottesca audizione odierna di Giorgetti in commissione Bilancio, spicca la convinzione con cui il 'Don Abbondio' titolare del ministero dell’Economia ha difeso l’azzeramento del fondo per l’automotive, le cui risorse, pari a 4,6 miliardi, verranno sviate su nuove spese militari. Secondo Giorgetti non ha senso finanziare agevolazioni nel settore automobilistico, visto che di veicoli ne produciamo sempre meno e rischiamo solo di incentivare acquisti di auto cinesi. Parole che ufficializzano la condanna a morte della filiera da parte del governo Meloni". Così in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Attività produttive di Camera e Senato Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Enrico Cappelletti, Antonio Ferrara, Sabrina Licheri e Gisella Naturale.
"Per carità, nessuna sorpresa: tanto la premier, quanto i ministri Giorgetti e Urso non hanno saputo dire una parola di fronte ai migliaia di lavoratori scesi in piazza a più riprese nel mese di ottobre - aggiungono -. In sostanza, bisogna prepararsi a un triste festival di delocalizzazioni e a una deflagrazione del ricorso alla cassa integrazione. Del resto, eccezion fatta per l’industria legata al comparto militare, la terza legge di bilancio di Giorgetti si contraddistingue per il vuoto cosmico in tema di politiche industriali e nuovi investimenti". "Con Meloni l’Italia alza definitivamente bandiera bianca sull’automotive, con conseguenze a dir poco catastrofiche", concludono i pentastellati.
- 17:14 - Scuola: Salis, 'solidarietà a Raimo, tutela libertà opinioni contro deriva orbaniana'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Esprimo la mia piena solidarietà al professor Cristian Raimo, sospeso oggi dal suo incarico di insegnante per aver criticato il ministro dell'Istruzione Valditara. Se vogliamo evitare di seguire l'esempio dell'Ungheria di Orban, è fondamentale che la libertà di opinione e il diritto di critica siano tutelati da questo tipo di ritorsioni". Così Ilaria Salis sui social.