Ecco come si prepara alla maturità uno studente “non modello”. Giorno dopo giorno condividerà con noi la sua esperienza. Oggi il quarto appuntamento
certo qualcuno te lo sei portato via,
notte di mamme e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere”.
Oggi è la vigilia della prima prova: non so se per sadismo o per trovare conforto, ma non riesco a fare a meno di ascoltare e riascoltare “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. Mi sembra quasi di trovare un incoraggiamento in questa canzone, perché mi ricorda che la maturità l’hanno fatta e la dovranno fare tutti: quindi, posso farcela anch’io!
Quando ho visto i due film intitolati come la canzone (“Notte prima degli esami” e “Notte prima degli esami. Oggi”), non vedevo l’ora di essere nella situazione dei quattro protagonisti. Pensavo che sarebbe stato emozionante trovarmi in quel misto di paura e di esaltazione, ma in realtà ho scoperto che non c’è nulla di entusiasmante. Non vorrei fare altro che scappare quanto più lontano è possibile. In tanti però mi dicono che un giorno ricorderò questa notte con piacere… Ora però sento soprattutto la responsabilità delle parole di mia mamma che molto sbrigativamente mi dice: “È normale la tua paura, la maturità non è altro che il passaggio da ragazzini ad adulti”. Ma io forse preferirei che fosse soltanto un esame.
Questa non sarà soltanto una notte di ansia e di fifa, ma anche di scaramanzie e portafortuna. Io, che ho sempre la barba un po’ incolta, ho deciso di radermi a zero: se non porterà bene, almeno darò l’impressione di essere ancora di più un “bravo ragazzo”. Ilaria, la mia compagna di studio e ripasso, mi ha confidato di voler dormire con il peluche che le regalò suo papà quand’era bambina. Andrea, il mio amico di sempre, affronterà questa notte con la maglietta del suo istituto, anche se ormai è stretta e scolorita visto che gliel’hanno data il primo anno. Filippo, invece, preferisce bersi un bicchierino di vodka e andare a letto presto, per non pensarci troppo. Qualcuno che abbia un altro rito infallibile da consigliare?
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