Alle 14 la tensione s’è ormai traferita al municipio di Rosarno, dove un gruppo di cittadini chiede di parlare con il sindaco, mentre i 350 immigrati lasciano la fabbrica in disuso, quella dove hanno vissuto fino a oggi, per raggiungere un’altra baraccopoli sulla via che porta a Gioia Tauro.

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Rivolta immigrati di Rosarno (scene di protesta dei cittadini verso il sindaco) 8 gennaio 2010 – 2/3

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