Non ci sono i soldi per pagare i dipendenti, ma si spendono più di 100mila euro per fare “formazione”. E’ una delibera che fa discutere quella in cui, appunto, il commissario straordinario dell’Asl Napoli 1, Maria Grazia Falciatore (già capo di gabinetto dell’ex Governatore Antonio Bassolino) ha stanziato 120mila euro al Dipartimento di Sociologia dell’Università Federico II per svolgere attività di formazione organizzativa del personale. L’a stessa Asl è diventata tristemente famosa ad Aprile per non aver pagato lo stipendio ai suoi 12mila dipendenti, ma soprattutto per la drammatica protesta di Mariarca Terracciano, l’infermiera 45enne dell’ospedale San Paolo che decise di farsi prelevare 15 centilitri di sangue al giorno fino allo sblocco dei pagamenti. La donna morì il 14 maggio dopo un malore in corsia e tre giorni di agonia, diventando suo malgrado il simbolo della discutibile gestione amministrativa della disastrata e commissariata sanità campana.
Il più perplesso per la delibera è l’assessore regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela (Pdl), che l’ha sventolata alla stampa e rivela che l’Asl napoletana, la più indebitata d’Europa, starebbe preparando anche un incarico di consulenza legale esterna per due avvocati, dal costo ulteriore di 120mila euro: “Stiamo assistendo – dice l’assessore – a provvedimenti che prevedono cospicui esborsi in una Asl che ha difficoltà a garantire gli stipendi, mentre i fornitori non vedono onorati i propri crediti. Provvedimenti che dimostrano che sulla sanità dobbiamo operare un forte ricambio e una netta discontinuità rispetto a quanto avvenuto finora”. Il riferimento è al mostruoso deficit accumulato durante dieci anni di sanità a guida Bassolino-De Mita, e alla voglia di fare piazza pulita delle nomine compiute dalla precedente giunta. Ma la Falciatore ribatte: “Non sono fondi sottratti all’assistenza o all’acquisto di materiale sanitario, ma fondi obbligatori e vincolati che non possono essere dirottati altrove”. Intanto i sindacati del personale sanitario temono un nuovo blocco dei salari a giugno e hanno chiesto un incontro in Prefettura.