Nella stessa Azienda sanitaria l'infermiera Mariarca Terracciano decise di farsi prelevare 15 centilitri di sangue al giorno, ma morì a maggio per un malore
Il più perplesso per la delibera è l’assessore regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela (Pdl), che l’ha sventolata alla stampa e rivela che l’Asl napoletana, la più indebitata d’Europa, starebbe preparando anche un incarico di consulenza legale esterna per due avvocati, dal costo ulteriore di 120mila euro: “Stiamo assistendo – dice l’assessore – a provvedimenti che prevedono cospicui esborsi in una Asl che ha difficoltà a garantire gli stipendi, mentre i fornitori non vedono onorati i propri crediti. Provvedimenti che dimostrano che sulla sanità dobbiamo operare un forte ricambio e una netta discontinuità rispetto a quanto avvenuto finora”. Il riferimento è al mostruoso deficit accumulato durante dieci anni di sanità a guida Bassolino-De Mita, e alla voglia di fare piazza pulita delle nomine compiute dalla precedente giunta. Ma la Falciatore ribatte: “Non sono fondi sottratti all’assistenza o all’acquisto di materiale sanitario, ma fondi obbligatori e vincolati che non possono essere dirottati altrove”. Intanto i sindacati del personale sanitario temono un nuovo blocco dei salari a giugno e hanno chiesto un incontro in Prefettura.