Sbattuti fuori dal Mondiale dopo tre partite, rimandati a casa dalla corazzata slovacca e dai dopolavoristi neozelandesi. Nonostante la peggiore spedizione azzurra degli ultimi 150 anni, noi restiamo in Sudafrica con la nostra rubrica che continuerà sino alla finale.

BAFANA BAFANA I nostri ragazzi Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro…

Sky Mondiale 1, Italia-Slovacchia, Fabio Caressa dopo gli inni nazionali. “Gli occhi sono giusti, lo sguardo è cattivo, quello che volevamo vedere”. Fabio Caressa, dopo il 2-3 di Quagliarella. “Forzaaaaa,l’ultima preghiera, l’ultima preghiera, l’ultima preghiera. Un sospiro di vita”. Nel frattempo Bergomi è purtroppo deceduto. Fabio Caressa, fischio finale. “Ce ne andiamo a casa. Superspot”. Pregate per lui. “Ora o mai più”, titolava la Gazzetta dello Sport. E’ in giornate come queste che la Gazza dà il meglio di sè, perché “lo sport è una cosa meraviglioooosa” diceva papà Cannavò. E allora, forza, vogliamoci tutti bene. “Gli azzurri siamo noi – scrive nel suo editoriale Franco Arturi –, quei giocatori siamo noi e ci rappresentano tutti, come comunità sportiva e nazionale. Sono nostri figli e nipoti. Ministro Bossi, non se lo scordi: c’è anche lei in campo. Arrivano i nostri”. Dopo Frattini e La Russa, Arturi. Bossi avrà preso nota. Il Paese intero si era affidato a Gennaro Gattuso, un esempio di tecnica e talento in effetti. Il nostro uomo in più, nonostante due spiacevoli episodi riferiti da Massimo Cecchini. Il primo: “Glasgow, esterno giorno. Un tifoso dei Rangers si avvicina e gli alita addosso birra e destino: “Tu sei come Braveheart”. A parte la puzza, non giocavano a Johannesburg? Il secondo: “Gattuso, carico di suo, è anche un po’ irritato perché ha freddo in bagno. Credeteci, per la Slovacchia non è una buona notizia”. Si è visto.

VINCERE E VINCEREMO Perdere e perderemo Lui l’aveva pronosticato, certo…

Interessantissimo servizio a Notti Mondiali. Luca De Capitani è andato a trovare uno sciamano con le treccine che sembra appena uscito da casa Marrazzo, a cui il nostro inviato chiede un pronostico su Italia-Slovacchia. Il tipo tira i soliti dadi mischiati a sassi e altri oggetti non identificati e dopo un interminabile silenzio, con un bel sorriso stampato in faccia, pronuncia il suo oracolo: “Mmmm… cattiva fortuna per voi”. Al rientro in studio hanno tutti le mani sotto la scrivania. Jacopo Volpi dà la linea a Roma. Maurizio Costanzo l’ha presa bene. “Aho, ma ar santone levateje er vino. Io je metterei le mano in faccia”. Galeazzi va oltre. “Se perdemo j’annamo a mena. Aaaaaah’”. Pare sia già in viaggio. Il Corriere della Sera, con tutta la sua autorevolezza, affidava il pronostico a Marisa Muzio, notissima psicologa dello sport. “Tranquilli. Esattamente come quattro anni fa in Germania, Lippi ha messo i giocatori in una bolla, sta ricreando un clima di fiducia”. Incondizionata.

MONDIAL MARKET La marchetta del giorno Siamo tutti prezzolati, la penna più pagata del Mondiale

Marchette o Marchetti? E’ uguale. Grande servizio di Francesco Velluzzi, l’esperto mondano della Gazzetta. “Dietro il portiere azzurro. E’ Rachele la forza di Marchetti”. Intervista a Rachele Mura, 26 anni, la fidanzata. “Me lo presentò mia cugina, giocava nella Pro Vercelli”. Interessante. “Sono io che lo spingo a fare certe cose, non è abituato, è selvaggio, l’antivip per eccellenza”. Insomma, uno sfigato. “In quella pubblicità di Dolce e Gabbana non mi piace tanto proprio perché è selvaggio, tendente al biondo, e invece i capelli lì sembrano più scuri”. Gli italiani hanno cercato di capire di che colore fossero i capelli quando Marchetti è stato impallinato da Vittek.

SUDAFRICAL Alla scoperta del trash Africani maleducati! E non ci facciamo sempre riconoscere….

Notti Mondiali, vigilia di Italia-Slovacchia. A Roma, hanno un grande ospite. Dado. Chi? Dado delle Pastine in Brothers, uno dei milioni di cantautori cresciuti al Maurizio Costanzo Show. E infatti lui: “L’ho invitato perché m’ha chiamato, dice che stanotte ha fatto una pensata, ‘na canzoncina carina per risponde a quei quattro imbecilli tedeschi che ci hanno infamato. Pure Frattini si è arrabbiato”. Sconcerto in studio. La telecamera inquadra un ex giovane con quattro capelli in testa e una chitarra. Attacca a suonare. “Duemilasei, ottantadue, settantaaaaa… 40 anni a rosicaaaaa’. Cari tedeschi, i cojoni siete voi….”. Boniek è basito. Costanzo entusiasta: “Bravo, bravo, hai fatto bene, così se imparano”. E Dado, per ringraziare, dona a Costanzo una gentile cagnetta vestita di azzurro, un po’ bruttina a dir la verità. Costanzo apprezza: “Ammazza, somiglia a Tombolini”. Memorabile Galeazzi: “Aho, basta che n’ha fa quaaaaa”.

SUDAFRICA MON AMOUR Silvia rimembri ancora Quando l’inviato diventa poeta…

Più che romantici, i nostri inviati sono ossessionati dal sesso. Billy Costacurta sul Sole 24 ore: “A Usa ’94 nessuno fiatava nello spogliatoio. Gli unici momenti in cui ridemmo e scherzammo furono sotto la doccia”. Ivan Zazzaroni su Libero: “E’ l’ora dell’uomo che ringhia, il nostro viagra naturale. Con lui là dove non arrivano le gambe e i polmoni può arrivare la vasodilatazione del cervello”. Del cervello, sicuro?

MAI DIRE MONDIALE Gli articoli impossibili Se l’italiano è un’opinione

Noncurante della propria incolumità, Guido Compagna sul Sole 24 ore si era portato avanti con il lavoro. “Facciamo debitamente le corna, ma se l’Italia oggi non supera il turno ed esce dal Mondiale, i nostri connazionali potranno continuare a tifare? E per chi lo faranno?” Segue un elenco di squadre, le sue preferite. Peccato che molte non partecipino, o non esistano più: Ungheria, Svezia, Germania Ovest. Gran finale: “Mi rendo conto che queste considerazioni, alla vigilia di un match decisivo come quello con la Slovacchia, rischia di apparire alquanto iettatorio”. Almeno sa cosa lo aspetta.

TROMBETTA A CHI? Premio vuvuzela, the winner is… Dacci oggi la nostra pernacchia quotidiana, il migliore del giorno

Dall’Unità, il c.t. slovacco Weiss: “Bossi chi? Non lo conosco, io conosco solo il vostro Primo ministro e quindi non prendo la cosa sul serio”. Come una pernacchia di Alberto Sordi. Maurizio Crosetti di Repubblica: “Cosa avrebbe fatto Mandela con Bossi? Avrebbe perdonato persino lui?”. Applausi. Ormai le vuvuzelas si sentono anche per le strade di Roma. Ancora dall’Unità, notiziola di Valerio Rosa: “Con legittimo orgoglio e una punta di commozione, siamo in grado di dare ai nostri 25 lettori (non fare così) una di quelle notizie che onorano l’informazione libera e indipendente: un’azienda di Cologno Monzese si è lanciata nella produzione di vuvuzelas. Costano 6 euro e c’è anche la versione tutta azzurra, pare vadano a ruba dagli ambulanti”.

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