Eppure l’intera nomenclatura del Popolo della libertà sposò le tesi di Cicchitto strumetalizzando politicamete il gesto di un matto. Si utilizzaron parole di fuoco che sì avrebbero potuto creare nel Paese un clima d’odio, in realtà non mai esistito. “Metodi di killeraggio mediatico”, sbottò il plurindagato Denis Verdini, che attaccò il direttore di Repubblica e “la sua cricca”. Proprio lui che, stando agli atti giudiziari, della cricca, quella vera, è stato uno dei grandi manovratori. Del resto nell’ultimo periodo lo stesso Verdini si è visto piovere addosso un altro avviso di garanzia per i progetti sull’eolico in Sardegna. Non è finita, perché la tesi dell’ex piduista Cicchitto fu imbracciata anche da Nicola Cosentino, già sottosegretario all’economia, oggi indagato per i suoi presunti legami con il clan de Casalesi.
Il giorno dopo le parole di Cicchitto, arrivò la replica di Marco Travaglio: “Ieri sera, per chi avesse avuto lo stomaco di tenere acceso il televisore su Speciale Tg1, ha potuto assistere al linciaggio in contumacia prima di Scalfari e di Annozero da parte del piduista Cicchitto. E poi al linciaggio personale di Santoro e del sottoscritto, additati come mandanti morali del pazzo che aveva appena lanciato un souvenir sulla faccia del presidente del Consiglio, a opera del vicedirettore di Libero. Perché non credo sia ancora lecito dare delle mandanti di un tentato omicidio a persone che fanno semplicemente, a differenza sua, i giornalisti e non i servi, non i killer prezzolati”.
La risposta di Cicchitto non si fece attendere:”Travaglio conferma di essere uno scientifico provocatore di violenza che dispone, senza contraddittorio, di dieci minuti in diretta televisiva durante i quali svolge il ruolo di terrorista mediatico che sollecita esplosioni di violenza nella società italiana. Visto il mezzo che ha a disposizione la pericolosità di questo individuo è maggiore dei cosiddetti cattivi maestri che lanciavano messaggi per via teorica”. Oggi e per l’ennesima volta capiamo che i fatti sono altri. E i fatti dicono che Tartaglia fu solamente il mandante di se stesso.