Piccolo suggerimento ai residenti a Roma: bombardate gli uffici del sindaco Alemanno di mail di protesta: questa città fa schifo. E’ il momento di insorgere perdio: la capitale vive il punto più basso della sua storia recente. Invasa dai pullman turistici, venduta ai bus multipiano, tritata dal traffico senza regole, in mano ad amministratori incapaci di dare un senso a questa mostruosa somma di inciviltà. Mettiamola così: il primo mandato di Veltroni da sindaco è andato bene, c’era fermento, c’era un’idea di metropoli sostenibile.
Poi è arrivato il secondo mandato ed è stato un mezzo disastro: Roma abbandonata a se stessa, il sindaco con la testa alla segreteria del Pd. Com’è andata lo sappiamo: persa Roma e perso il Pd. Perfino negli occhi del più convinto elettore di sinistra l’elezione di Alemanno ha fatto balenare un’ombra di speranza, magari subito ricacciata con sdegno. Due anni dopo, ecco la città più invivibile d’Europa.
Complimenti al neosindaco! Strade bloccate dal traffico pesante, marciapiedi smerdati dai cani, scivoli occupati dalle Smart, macchine in quarta fila nelle vie dello shopping. E poi parchi ridotti a letamaio, da Villa Sciarra a Parco Nemorense e beach soccer al Circo Massimo, in nome di non si sa quale maldestra idea di pop-archeologia. Ogni giorno in moto si rischia la vita per via delle buche. Un tempo ci consolavamo andando a Tirana, oggi mi dicono che anche lì le strade sono lisce come biliardi.
I romani, in una sorta di cupio dissolvi, ci mettono del loro e la capitale sembra una gigantesca casa delle libertà dove il Corrado Guzzanti di turno fa pipì sul divano. Da leggere l’intervista di Emiliano Fittipaldi ad Alemanno sull’Espresso di questa settimana, e un premio a chi ha trovato una risposta convincente. Mobilitiamoci, scriviamo al sindaco, diamoci da fare: mi sono rotto di vergognarmi ogni volta che incrocio un turista (anche slovacco).