Il governo belga difende le procedure usate dalla polizia nella perquisizione nella cattedrale di Malines e nella Sede dove era riunito l’Episcopato belga. Secondo il ministro della Giustizia, Stefaan De Clerck, “i vescovi sono stati tratti normalmente e non e’ vero che non hanno ricevuto niente da mangiare ne’ da bere”. De Clerck ha aggiunto che le dichiarazioni del Segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, sono “eccessive” e fondate su false informazioni e spera che dal caso non nasca un incidente diplomatico. Eric de Buekelaer, portavoce della conferenza episcopale belga, ha annuciato che la Chiesa cattolica belga potrebbe decidere di avviare un’azione legale contro le perquisizioni compiute giovedì dalla polizia.
Il segretario di Stato Tarcisio Bertone ieri aveva definito le perquisizioni di Bruxelles “un fatto inaudito che non ha precedenti nemmeno nei regimi comunisti”. Già venerdì, l’arcivescovo Mamberti, responsabile per i rapporti con gli Stati aveva convocato l’ambasciatore del Belgio. “Stupore e sdegno” per la violazione delle tombe dei predecessori di mons. Andrè Leonard erano state espresse anche dal Vaticano. In una nota il Papa ribadisce “la ferma condanna di ogni atto peccaminoso e criminale di abuso di minori da parte di membri della Chiesa, come pure la necessita’ di riparare e di affrontare tali atti in modo conforme alle esigenze della giustizia ed agli insegnamenti del Vangelo”.
ll neo primate del Belgio Leonard, presidente della Conferenza Episcopale, si trova in una situazione complessa. Il suo predecessore, Godfried Dannels, ha ammesso di aver tentato aggiustamenti con le vittime omettendo sia le denunce penali sia il deferimento dei casi alla competente Congregazione della Dottrina della Fede anche anni dopo le obbliganti norme Ratzinger-Wojtyla.
In Italia, Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato parla di “una evidente strategia di attacco alla Chiesa e ai cattolici in atto a livello internazionale” che si nutre di “libri, film, campagne che è difficile considerare casuali”
In Belgio non esiste né concordato né accordi che regolino gli aspetti giurisdizionali dei rapporti tra Stato e Chiesa