Secondo i dati Istat, durante gli ultimi due anni di governo Berlusconi, la pressione fiscale è aumentata.
La pressione fiscale in Italia è salita negli ultimi due anni. Questi i dati sui conti pubblici nel 2009 diffusi oggi dall’Istat. Nel 2009 il peso del fisco sul prodotto interno lordo è stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. L’Italia scala la classifica europea per la pressione fiscale: saliamo dall’ottavo al quinto posto, insieme alla Francia. Solo nel 1997 l’Italia aveva raggiunto una pressione fiscale più alta, pari al 43,1% con l’Eurotassa.
Nel 2009 la spesa pubblica ha sfiorato gli 800 miliardi di euro tornando ai livelli del 1996. Il totale delle uscite ha raggiunto il 52,5 % in rapporto al Pil. Dal 1997 il rapporto spesa/Pil non superava il 50%.
“Scaliamo la classifica europea per il peso delle tasse e insieme abbiamo un debito pubblico che, sfiorando il 116% rispetto al Prodotto interno lordo, resta sempre il più alto della Ue. Questi sono i record del governo Berlusconi così come li fotografa l’Istat”. Lo dice Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del PD. In Italia gli effetti della crisi sui conti pubblici, che ci sono anche altrove, si manifestano con più forza perché insieme ai necessari interventi sugli ammortizzatori sociali, non sono state previste iniziative utili a favorire la crescita. “Anche l’impegno appena preso dai grandi del G20 per il dimezzamento dei deficit dal 2013 non porterà risultati se non verranno messe in campo azioni per la ripresa”, continua Ventura. “Questo governo è incapace di fare qualsiasi cosa, sia di tenere i conti in ordine, che di vigilare sulla pressione fiscale. Altro che meno tasse!”