La famigerata lista contiene solo nomi di persone fisiche. Ma “I nomi delle persone fisiche – spiega lo stesso Falciano a Angelo Mincuzzi del Sole24Ore in un’intervista pubblicata domenica – sono meno del 10% del totale e sono pesci piccoli. Quelli che contano davvero sono i nomi delle società”. A proposito l’informatico fa un esempio molto chiaro:
“Diciamo che sono un imprenditore che vende banane in Italia a quattro euro al chilo. Le compro in Costa Rica a un euro, ma lo faccio attraverso a un’altra società svizzera che chiamiamo Scudo1. Scudo1 le rivende a due euro a un’altra società, sempre mia, che ho costituito nell’isola di Jersey, un paradiso fiscale, e che chiamiamo Scudo2. Dentro Scudo1 resta dunque un euro di guadagno. La società di Jersey rivende le banane a tre euro al chilo alla mia impresa in Italia, guadagnando un altro euro che resta a Jersey. In Italia al fisco risulta che ho acquistato le banane a tre euro per rivenderle a quattro: il guadagno ufficiale è così di un euro al chilo e su questa cifra io pago le tasse. Ma intanto, e questo il fisco non lo sa, ho messo al sicuro un euro di utile in Svizzera e un altro a Jersey, che sono guadagni netti e occulti. A proposito, sa che Jersey è il più grande importatore di banane al mondo?”.
Una descrizione perfetta dei meccanismi dell’evasione fiscale. Contro la quale ci vorrebbero teste di cuoio assatanate composte da giuristi, finanzieri, economisti, informatici. Noi che siamo furbi, invece, l’evasione la combattiamo con lo scudo fiscale.