Oltre duecento morti e 100 feriti. Questo il bilancio provvisorio dell’incidente stradale avvenuto ieri in Congo. Secondo il portavoce del governo provinciale, Vincent Kabanga, il camion cisterna che proveniva dalla Tanzani è finito fuori strada, probabilmente per eccesso di velocità, e si è rovesciato nel villaggio di Sange. Al violento urto è seguita la perdita del carburante e quindi l’esplosione che ha coinvolto l’intero villaggio, invadendolo con fiamme alte decine di metri.
Probabilmente, l’esplosione è stata provocata dalle persone che cercavano di rubare benzina dal mezzo rovesciato, forse dovuta a una sigaretta. In mattinata si era diffusa la notizia che fra le vittime ci fossero anche cinque caschi blu dell’Onu, ma il comando della missione ha smentito. Un’ondata di fuoco ha investito le capanne, bruciando vive tutte le persone che si trovavano in zona raccolte intorno ai televisori per vedere la partita del Ghana ai Mondiali.
Nel villaggio al momento della tragedia c’erano numerosi bambini. Il villaggio di Sange si trova a 70 chilometri dalla frontiera con il Burundi nella provincia orientale del Sud Kivu che da anni è martoriata da una guerra civile. Secondo un primo bilancio, i morti sono oltre 200 e i feriti più di cento, ma nel villaggio si lavora ancora alla ricerca dei corpi carbonizzati e si teme che il numero delle vittime salga ancora.