“Non ho fatto pressioni sui consiglieri del Csm, né potevo farlo”, dice all’Ansa il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo. Ma ammette di aver espresso “in varie occasioni” la sua preferenza per la nomina di Marra tra i consiglieri del consiglio superiore della magistratura, sulla base di “valutazioni di mera opportunità in considerazione degli incarichi extra giudiziari ricoperti precedentemente dall’altro candidato”, Roberto Rordorf. Insomma una smentita che conferma la notizia pubblicata stamani da Il Fatto Quotidiano: Caliendo si sarebbe mosso presso i consiglieri del Csm per far nominare Alfonso Marra, presidente della Corte d’appello di Milano.
Caliendo ammette di aver espresso “in varie occasioni” la sua preferenza per la nomina di Marra sulla base di “valutazioni di mera opportunità in considerazione degli incarichi extra giudiziari ricoperti precedentemente dall’altro candidato (Roberto Rordorf, ndr) ma non ho fatto telefonate specifiche; posso averne parlato incontrando qualche collega”. Ed esclude di aver detto ai consiglieri di non votare per Rordorf, in vista della possibile successiva nomina di Edmondo Bruti Liberati a procuratore di Milano, perché altrimenti ci sarebbero stati due magistrati di sinistra ai vertici degli uffici giudiziari di Milano. “E’ una tesi del tutto sbagliata, tant’è che sulla nomina del nuovo procuratore di Milano con qualche consigliere ho espresso la mia preferenza per Bruti Liberati”, conclude Caliendo.