Valerio Carrara del Pdl vuole sanzionare con 1.500 euro chiunque disturbi una doppietta in attività. La replica delle associazioni: "Intimidazione ai cittadini"
Carrara, però, non fa un piega e tira dritto. “Sarò il primo firmatario di questa proposta di legge – spiega a ilfattoquotidiano.it – che confido sia controfirmata da numerosi colleghi e dagli alleati della Lega. Sarà uno strumento per capire chi sta veramente dalla parte dei cacciatori”. Carrara non si ferma e rilancia: “L’obiettivo è quello di evitare l’accerchiamento da parte degli ambientalisti durante le battute di caccia che ledono la dignità e i diritti del cittadino-cacciatore”. Tradotto: una singolare parcondicio con le altre attività sportive “perché – prosegue il politico azzurro – le associazioni disturbano e fanno scappare gli animali”.
Il senatore bergamasco non è solo. A suo dire, questa singolare battaglia, trova sostenitori in tutta la Lombardia. La caccia per lui è come una crociata. L’anno scorso aveva presentato un emendamento alla Legge Comunitaria (soppresso dalla commissione Agricoltura della Camera) che permetteva l’allungamento della stagione venatoria tra il primo di settembre e il 31 gennaio.
Quest’ultima proposta ha però scatenato forti polemiche. A dare fuoco alle polveri Daniela Caprini, presidente dell’Associazione vittime della caccia: “Contrapporsi alla presenza di gente armata, che pensa di vagare impunemente nelle immediate vicinanze di abitazioni o a ridosso di sedi stradali, è in primo luogo un sacrosanto atto di legittima difesa che nessuna legge può imbrigliare”. A sostegno delle propria tesi anticaccia il triste bilancio dell’ultima stagione venatoria 2009-2010: 31 morti e 58 feriti.