Utilizzo volentieri il mio blog per ospitare la protesta di una giornalista napoletana trentenne. Una precaria che accende un riflettore su come sia difficile fare questo lavoro a Napoli, senza un contratto vero. Con o senza la legge bavaglio
Io oggi me ne fotto della legge-bavaglio. La protesta la lascio agli intellettuali sinistroidi e ai giornalisti. Quelli veri. Quelli che il mestiere lo fanno davvero. A quelli chiusi nella torre d’avorio della loro autoreferenzialità.
Io oggi protesto contro la società per cui lavoro e che stamattina mi ha informato che il pagamento di giugno avverrà a settembre. Nel frattempo però, dovrei continuare a fare quelle stupidissime rassegne stampa. “Purtroppo sa, c’è agosto di mezzo”. Appunto, agosto. Pensavo di andarmi a fare 2 giorni al mare e comprarmi un paio di scarpe con i saldi. E invece. “Ma signorina c’era scritto nel contratto (…)”. No, non c’era scritto, grandissimo pezzo di merda.
Io oggi protesto contro il giornale per cui collaboro. Oh, un grande giornale, importante…sempre pronto a cavalcare l’onda della protesta di precari, cassintegrati, extracomunitari e tutti gli sfigati di questo porco mondo. Aspetto tre misere lire per pochi miseri articoli che gli ho scritto. Bè, muovetevi perché io a settembre su quei soldi ci devo pagare i contributi. OBBLIGATORI. Il Paese alla rovescia dove paghi i contributi di un pagamento che non hai mai ricevuto. Sennò mi becco pure la multa. Ci sarebbe da ridere se non mi venisse da piangere. “Eh sì..siamo un pò in ritardo con i pagamenti in questo periodo”. Vaffanculo massa di stronzi. E stronza io che ancora vi vengo appresso.
Io oggi me ne fotto della legge-bavaglio. Questione di LANA CAPRINA per me che ho 30 anni, un padre con la pensione da operaio e zero prospettive per il futuro.
Me ne sbatto veramente le palle. Io oggi sono talmente incazzata che mi tremano le mani mentre scrivo. Forse salgo un tetto. M’incateno. Faccio lo sciopero della fame. Mi cospargo di benzina. La do in cambio di lavoro. Che faccio? Ora ci penso, ma di sicuro me ne fotto della legge-bavaglio, dei giornali e dei giornalisti. (Brunella R.)