“Sono vicende che al di là del merito danno un quadro di inquinamento preoccupante e quindi non può che preoccuparci e riproporre in modo forte il tema della questione morale all’interno della magistratura”. E’ il commento di Luca Palamara, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati, agli sviluppo dell’inchiesta della procura di Roma che coinvolge Denis Verdini e Flavio Carboni e sulle pressioni esercitate per favorire la nomina di determinati magistrati in ruoli delicati o di condizionare i giudici della Consulta nel voto sul lodo Alfano. “Il tema della questione morale – ha detto Palamara a margine di un convegno del Csm – va di pari passo con quello della scelta dei dirigenti che deve essere ancorata come non mai al merito e svincolata da logiche di appartenenza”.

Sottolineando di attendere gli sviluppi dell’indagine, il leader dell’Anm è tornato a ribadire che”occorre accertare con nettezza e chiarezza quanto accaduto. La magistratura che noi vogliamo –ha precisato Palamara – non può permettersi di avere al suo interno situazioni di opacità, soprattutto quando esse riguardano la nomina di importanti uffici direttivi”.

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