Anche Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino sono indagati dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla nuova P2. I due sono accusati di associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulla costituzione delle associazioni segrete. Così a meno di due settimane dalla condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il senatore del Pdl e cofondatore di Forza Italia, finisce coinvolto in una nuova inchiesta.
Cosentino è indagato per l’episodio della candidatura sostenuta dal gruppo di Carboni alla presidenza della regione Campania e per la diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Tra gli episodi contestati anche le pressioni alla corte di Cassazione per anticipare l’udienza sulla discussione in merito alla misura cautelare emessa nei confronti di Cosentino dalla procura di Napoli. Pressioni esercitate per conto della presunta associazione segreta da Lombardi nel tentativo di salvare la candidatura di Cosentino alla presidenza della regione Campania.
A Dell’Ultri è contestata, tra l’altro, la partecipazione alla cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, a Roma nel settembre dello scorso anno. Incontro a cui presero parte, oltre al gruppo Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il magistrato, Antonio Martone, il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller . Le posizioni di questi ultimi sono ora al vaglio degli inquirenti romani. Il nome di Dell’Utri compare anche tra coloro che avrebbero preso parte a riunioni, svolte a Roma e in Sardegna nel dicembre scorso, con Carboni, Verdini e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per gli appalti sull’energia alternativa.
Dall’ordinanza emerge inoltre che Flavio Carboni intendeva avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 e sugli altri eventi affidati alla Protezione Civile. Il dato emerge dall’ordinanza dei provvedimenti di custodia cautelare emessa dalla procura di Roma che ha portato all’arresto nell’ambito dell’inchiesta stralcio sugli appalti per l’eolico, l’imprenditore Carboni, l’ex esponente della Dc campana, Pasquale Lombardi e l’imprenditore napoletano, Arcangelo Martino.