Nel 2010 il parco auto della Pubblica amministrazione si conferma in 90 mila unità per una spesa complessiva di oltre 4 miliardi di euro l’anno. Lo ha reso noto il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, aggiornando i risultati del monitoraggio sul fenomeno delle auto blu. “Penso si possa spendere la metà facendo le stesse cose”, ha commentato Brunetta.
L’aggiornamento del monitoraggio condotto dal Ministero della Funzione Pubblica attraverso il Formez indica in 7-10 mila le auto “blu-blu” (di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione delle alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali), in 18-20 mila le auto “blu” (di servizio per il grand commis) e in 60-65 mila le auto “grigie” (senza autista a disposizione degli uffici per visite ispettive o sopralluoghi). Un’auto “blu-blu” costa ai contribuenti 142 mila euro l’anno (“io sarei propenso a portare la cifra a 150 mila”, ha aggiunto tuttavia il ministro in conferenza stampa); un’auto “blu” 92 mila euro e un’auto “grigia” 18 mila euro. Il costo del personale incide per oltre il 75% del costo totale di gestione, gli autisti sono 60 mila. Nessuna “caccia alle streghe”, ha tenuto a precisare il ministro rilevando però che con 4 miliardi si potrebbero anche rinnovare i contratti. Ad oggi hanno compilato il questionario 3.187 amministrazioni.
La rilevazione copre il 50% delle amministrazioni (esclusi i Comuni inferiori ai 30 mila abitanti), con un tasso di copertura pari al 61% dei dipendenti pubblici e al 47% delle auto immatricolate dalla pubblica amministrazione. Secondo quanto emerso in conferenza stampa, se ogni singola amministrazione centrale e locale tagliasse il 30% del proprio parco auto, il risparmio per i conti pubblici supererebbe il miliardo di euro l’anno.