Il premier è tracotante nell’audio messaggio diffuso questo pomeriggio sul sito dei Promotori della Libertà. Se la prende in primis con “Alcuni giornali che – dopo l’ultima inchiesta sulla nuova P2 che chiama in causa alcuni pezzi da 90 del suo partito (Cosentino, Verdini e Dell’Utri) -sarebbero colpevoli aver creato un clima assurdo e giacobino, mettendo in atto una nuova vergognosa montatura già smentita dai fatti tentando di coinvolgere il Presidente del Consiglio e il Popolo della Libertà in vicende poco chiare da cui siamo lontani anni luce. I giornali – ha detto -vogliono indebolirmi”.
Poi il Cavaliere comincia ad elencare una serie di ‘promesse’ che sembrano un maldestro tentativo per tranquilizzare i suoi attivisti, visto il clima insanabile che si è creato oramai all’interno delle correnti del Pdl, dichiarando che è pronto a varare la nuova legge sulle intercettazioni motivandola in questo modo: “Per ridare agli italiani la libertà di usare il telefono senza correre il rischio di vedersi pubblicate sui giornali le proprie vicende private, come succede ora”; ma non è finita qui perchè Berlusconi si spinge oltre e dichiara che: “E’ pronto ad estirpare l’Italia dal male e dalla criminalità e che nei prossimi anni realizzeremo il programma e siamo determinati a ridurre la pressione fiscale”. Esclude, inoltre, ogni ipotesi che vada dal governo tecnico al rimpasto: “Nella realtà e nei numeri non ci sono ipotesi diverse di Governo. Abbiamo vinto tutte le sfide elettorali, degli ultimi 2 anni: le elezioni politiche, le elezioni europee, le elezioni amministrative, le elezioni regionali. Siamo quindi il pilastro portante del Governo, e nella realtà e nei numeri non ci sono ipotesi diverse di Governo”. Ma non finisce qui. Ce ne è anche per chi chiede il riconteggio dei voti per le regionali in Piemonte: “L’attacco a Roberto Cota dimostra che il governatore del Piemonte sta lavorando bene, è persona onesta e impegnata per il bene della Regione: “Evidentemente a qualcuno va di traverso che abbia vinto le elezioni regionali. Siamo certi – conclude – che il presidente Cota e l’alleanza di governo che lo ha portato alla vittoria hanno l’affetto e il sostegno di tutti i piemontesi”.
Il Pd, attraverso Bersani, ha così risposto: “Serve una riscossa civile del Paese. Il premier invece di “minimizzare” dovrebbe andare in Parlamento a dire cosa pensa dello stato della Repubblica. E’ necessario che le intercettazioni siano garantite, che la magistratura possa fare il suo lavoro e che la politica, quando c’è qualcuno coinvolto, abbia la forza di dire dimettiti“.