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Più bello di Obama

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L’estate, si sa, ispira discussioni lievi. Pure a Washington, dove l’anno legislativo è agli sgoccioli, e gli ultimi disegni di legge vengono impilati sulle scrivanie, pronti per il voto o per essere rimandati a settembre. Finanza, energia. Ma si parla anche d’altro. Tra gli argomenti più gettonati nei Palazzi della capitale: chi è il più bello del reame?

Certo, il presidente fa la sua figura. Molti sperano di vederlo di nuovo in costume, magari alle Hawaii (ma sembra più probabile l’isola di Martha’s Vineyard, sulla Costa Est). Comunque, in quanto a fisico scolpito, c’è chi dà filo da torcere all’inquilino della Casa Bianca. E’il 29enne Aaron Schock, il più giovane parlamentare di Capitol Hill. Naturalmente repubblicano. E, come se non bastasse, dello stesso Stato di Obama, l’Illinois.
Se i pettorali presidenziali hanno fatto scalpore, il web è impazzito per gli addominali di Mister Schock (un nome che è una garanzia, verrebbe da dire). Su Internet sono fioriti i giochi di parole: i blogger sono rimasti
“abstatic”, incrocio tra i muscoli “abs” e l’aggettivo “ecstatic”, estatico. Il giovanotto, apparso pure sul magazine GQ, è stato incoronato “the hottest freshman”, il più “caldo” tra i parlamentari “freschi di nomina”.

Aaron piace, e non solo alle donne. Molti lo additano come un’icona omosessuale, ma lui – nonostante la camicia rosa, i jeans troppo chiari e la cintura turchese – nega. Anzi, si scaglia contro il matrimonio gay. “Le mie opinioni sono legate al mio percorso di crescita, alla mia fede cattolica”, spiega Mister Schock, che non manca mai il suo appuntamento quotidiano in palestra e, in questo frangente, ha pochi rivali tra i dinosauri del Congresso.

Secondo il New York Times, il parlamentare più bello di Washington ha una biografia degna dei personaggi di Norman Rockwell. Cresciuto in una fattoria, a cinque anni rispondeva al telefono aiutando i fratelli che vendevano fragole, a 18 comprava un immobile coi soldi guadagnati lavorando dopo la scuola e a 19 era rappresentante degli studenti di Peoria, la sua città nell’Illinois. Dieci anni dopo, eccolo sui banchi di Capitol Hill, dove si è già fatto notare.

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