E qui ho perso metà dei lettori che sono andati a farsi una canna (ok lo so che è una freddura raccapricciante ma non ho resistito. Comunque non è colpa mia ma di Gabriella Canova, che da anni mi perseguita con questo umorismo glaciale e alla quale devo parte delle idee di questo articolo).

Credo poi che l’atteggiamento di alcuni verso il PD o l’IDV o altri partiti sia da guerra di religione e non guardi alla realtà di massa di queste organizzazioni.

Ho trovato gente che alla fine ce l’ha con tutti, anche Grillo, anche Emergency, anche l’Associazione Fatine Buone che Salvano i Bambini.

Ma dove si va con questo odio per l’umanità.

E’ vero che il PD ancora resiste all’idea di escludere da qualunque incarico i militanti inquisiti. E’ vero che ci sono nel PD alcuni furbastri di lungo corso, maestri di inciucio. Ma come si fa a dire che tutti nel PD sono corrotti e che il PD e il PDL sono la stessa cosa? Ci si dimentica che il PD è comunque un partito che fa, che è tra la gente, che ha dentro centinaia di migliaia di persone che contribuiscono a costituire il tessuto sano della società italiana.

Migliaia di amministratori onesti, che fanno funzionare ogni giorno molto di quel che in Italia va bene, e andrebbe moltiplicato. Io vivo in una regione rossa, l’Umbria, e si può proprio dire che qui una serie di servizi funzionano veramente, dalla scuola, all’assistenza sanitaria. Si potrebbe migliorare, certo, tutto si può migliorare. Ma perché non ammettere che c’è del buono?

Non ci sto.

E non vorrei che tu pensassi che sono un fiancheggiatore. Io sono stato buttato fuori dall’Unità, ai tempi di Tango, proprio perché avevo scritto sul sesso (a questo proposito vedi l’articolo su Berlusconi che non sa dov’è il Punto G) e avevo osato scrivere a proposito della corruzione nel PCI. Ma attento: l’Unità ha pubblicato i miei articoli sul sesso e sulla corruzione nel partito. E non solo i miei.

Già allora eravamo in tanti a batterci per la trasparenza a sinistra. Ed era il 1987!

Prova tu a far uscire oggi su Libero un articolo che accusa un qualsiasi boss del PDL di essere in collusione con la mafia.

Essere espulsi prima o dopo la pubblicazione fa la differenza.

Nonostante i difetti il PD resta un partito con un dna di democrazia, tolleranza, capacità di unire larghi strati della società in un progetto positivo. Oggi è in crisi, è vero, ma è perché la società è cambiata e i partiti sono fisiologicamente lenti ad adattarsi al nuovo.

Inoltre molti del PD, che tu mi indichi come complici di un disegno malvagio, sono miei veri amici, gente che so per certo che stanno dando il sangue per far crescere il PD migliorandolo. E secondo me va bene così. Io non mi impegno in una battaglia dentro il PD. Mi sento più adatto a fare altre battaglie. Ma li sostengo.

Si chiama biodiversismo, fa bene alla salute pensare che siamo in tanti a cercare di cambiare questa Italia, ognuno a suo modo suo, ma tutti andiamo nella stessa direzione.

(Biodiversismo come parola fa schifo, l’ho inventata in questo momento, qualcuno ha una proposta migliore?)

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