Trentenni con un salario medio di 500mila dollari l’anno, che fanno a gara per acquistare un “buco” al Platinum, ora che qualche proprietario ha deciso di vendere
A quattro isolati da Times Square, nel cuore di Manhattan, di fianco al “W”, e ai teatri di Broadway, ci sono ragazzi pronti a sborsare dai 500 ai 600mila euro per una “One bed room”, una stanza da letto, soggiorno, due bagni e cucina al Platinum, torre di metallo e cristallo con servizi da fare invidia ai migliori alberghi del mondo. Giovani dall’età media di 30 anni, in prevalenza attori, modelle e professionisti di successo, con un salario medio di 500mila dollari l’anno, che fanno a gara per acquistare un “buco” al Platinum, ora che qualche proprietario ha deciso di vendere.
Il prestigioso condominio andò letteralmente “a ruba” nel 2008, già prima di essere ultimato nel 2009. Compresi i due attici da 5-6 milioni di euro l’uno. Vanta, in effetti, portieri supergallonati, pavimenti in fine pietra, ascensori rapidi, personale di servizio disponibile 24 ore su 24, campo da golf virtuale, giardino pensile, studio per praticare yoga, garage con accesso diretto, ripostigli per il parcheggio della bicicletta, terrazza, palestra super fornita di accessori, sala riunioni, salottini privati, cinema, biliardo, persino una spa principesca, che lo rende oggetto del desiderio di molti vip. Eppure, “basterebbe spostarsi in taxi di soli dieci minuti per comprare con la stessa cifra appartamenti da due camere da letto, due bagni, soggiorno e cucina a Down Town” rivela Luca Santoro, presidente di House&Loft. Qui una proprietà di 100 mq, senza grandi pretese e servizi, costa “solo” 1,2 milioni di dollari, molto meno che a Midtown, d’altra parte; quartiere che, nell’isola felice di Manhattan, guadagna valore grazie alla presenza di palazzi come la nuova sede del New York Times progettata da Renzo Piano, il grattacielo della Banca D’America e altre moderne costruzioni. Così, quel che si vendeva qua a 1182 dollari al piede quadrato (circa 33 cm) nel 2008, oggi è salito a 1436 dollari, circa il 25 per cento in più. Nella piccola striscia di Manhattan si vendono al massimo 6.000 immobili l’anno, con un ricambio del 10 per cento la settimana.
La richiesta di extra lusso non cala mai e l’offerta resta scarsa. “E la differenza la fanno proprio gli immobili di lusso e i palazzi come il Platinum” commenta Mike Bianco, italo americano, presidente del gruppo Jentis, che acquista proprietà esclusive per la clientela straniera, compreso il Platinum, appunto. A New York si contano circa 15 palazzi di lusso, e di questi, sette sono la punta di diamante. Una proprietà extra lusso in assoluto è il Bloomberg Building, che fu acquistato dal gruppo in cui lavorava prima Bianco, la Domus Realty. Palazzo che ha reso affari d’oro a Flavio Briatore, che nel 2006 comprò 400 metri quadrati al 53esimo piano, a 10,5 milioni di dollari e ha rivenduto nelle scorse settimane a 18,5 milioni, con un guadagno di otto milioni. “Ai quali va aggiunto l’affitto di 1 milione l’anno che il manager Renault ha percepito, avendo deciso di non viverci. Non solo” precisa il professionista italo-americano; “di tasca propria non ha anticipato un centesimo giacché il denaro gli è stato prestato dai Lloyds di Londra”. Santoro, che vive comunque in Italia e conosce il mercato di New York, suggerisce d’acquistare in questi tre edifici situati a Wall Street: 75 Wall; 20 Pine di Armani”; Setai. “Si trovano nella zona più interessante, per i seguenti motivi: per dieci anni non paghi le tasse della città; affitti subito l’appartamento a 5-6.000 dollari il mese nel caso il proprietario volesse metterlo a reddito; lo sviluppatore del 75 Wall, a chi compra l’appartamento e desidera affittarlo, riconosce in anticipo due anni di affitto, con un rendimento del 6% l’anno”.
Wall Street sembra anche la zona ideale per i giovani per la presenza di nuovi ristoranti. “I palazzi sono d’inizio secolo, tutti di marmo, bellissimi, a differenza dei building a Midtown, che sono di vetro e senza un vero valore architettonico” chiosa Santoro.