“Conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull’amore, la tolleranza e il rispetto per la vita” è la motivazione del premio che la provincia di Milano ha voluto conferire a Silvio Berlusconi nel giorno del 18° anniversario della strage di via D’Amelio. “Piccole bassezze di gente abituate per ogni evento a trovare cose che non vanno … sarà la storia a dire quello che di buono e di male Silvio ha fatto” ha commentato Paolo Berlusconi. Di fronte a una tale emergenza nazionale non si può – come scriveva Anna Politkovskaja nel suo Diario russo 2003-2005 – «restarsene accucciati sotto una foglia in uno stato vegetativo, in attesa del vento».
Ora che siamo ben oltre la soglia di sicurezza le parole della giornalista russa assassinata, famosa malgrado i suoi libri non siano mai stati pubblicati in Russia, sembrano profetiche: «…il livello della sanità pubblica e lo sprezzo dell’ecologia… Per il momento non si vedono cambiamenti. Il potere rimane sordo a ogni “segnale di allarme” che viene dall’esterno, dalla gente. Vive solo per se stesso. Con stampato in faccia il marchio dell’avidità e del fastidio che qualcuno possa ostacolare la sua voglia di arricchirsi… Oggi come oggi il potere è solo un modo per far soldi. E basta. Del resto non si cura. Se qualcuno ha la forza di godersi la previsione “ottimistica”, faccia pure. È certamente la via più semplice. Ma è anche una condanna a morte per i nostri nipoti» … l’ottimismo ingannatore di un ridicolo “capo”, “istrione” ipocrita anche quando festeggia con tanta strafottenza l’anniversario della morte dell’eroico Magistrato Paolo Borsellino. Ha da passa’ ‘a nuttata!