Se Medvedev chiede di vedere il Duomo e bere l’aperitivo in centro va accontentato. Così, al termine dell’incontro in prefettura, l’amico Silvio Berlusconi si è fatto carico del problema. Risolvendolo in due minuti. E rilanciando: “Arriviamo in piazza della Scala, attraversiamo la Galleria, beviamo qualcosa al bar Zucca, poi visitiamo il Duomo, il Cenacolo, andiamo ad Arcore a casa mia a pranzare e poi ti porto a visitare l’università delle libertà dove è già stato Putin”. Insomma: Caro Dimitrii ghe pensi mì.
Neanche il tempo di pensarlo ed era tutto organizzato. Il centro di Milano è stato letteralmente occupato. Militarmente. Tutta la zona transennata. Turisti e passanti bloccati ai lati delle strade, costretti ad aspettare il passaggio del corteo presidenziale: 35 veicoli (tra cui tre minibus, una limousine e quattro auto della Polizia) e almeno una dozzina di moto delle forze dell’ordine. La carovana ha lasciato la coppia di amici-presidenti in piazza della Scala. Poi è ripartita sgommando per recuperarli all’uscita della galleria Vittorio Emanuele, in piazza del Duomo lato palazzo Reale. Un serpentone di auto blu.
Berlusconi e Medvedev hanno raggiunto il bar Zucca, bevuto l’aperitivo, attraversato la strada e sono entrati nella cattedrale. Con passo lento, felpato e conversazione serrata. Il tutto sotto gli occhi attoniti di chi, sotto il sole, era costretto nelle scale della metropolitana, dietro alle transenne, bloccato da cordoni di carabinieri, poliziotti e fiamme gialle. Vietato passare. Dentro il Duomo il Cavaliere si è attardato a illustrare al suo ospite i tesori artistici della navata centrale e i fregi dei vetri dell’abside. Poi sono usciti. Continuando a tenersi ben lontani dai giornalisti, sono risaliti in auto fianco a fianco e hanno dato il via libera al corteo che si è messo in moto diretto al Cenacolo. Tolte le transenne da piazza Duomo, chiuso il traffico per spostarsi fino a Santa Maria delle Grazie, dove sono rimasti 20 minuti ad ammirare l’ultima cena di Leonardo da Vinci. Dopo di ché il corteo si è rimesso in moto alla volta di Arcore. Sfilando via dal centro e attraversando viale Majno, viale Monza e via. Verso la residenza del Cavaliere. Tutto in 90 minuti. Perché poi Medvedev va a riposarsi tre giorni a Cervinia. Ma era la prima volta che veniva a Milano, ha detto il Cavaliere, “dobbiamo fargliela visitare per bene”. Nel frattempo, a New York, il premier britannico David Cameron, alla sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti, viene fotografato mentre mangia al volo un hot dog per strada in compagnia del sindaco, Michael Bloomberg. E’ ufficiale: in America c’è la crisi.