C’è anche una italiana tra le vittime della Love Parade. Si chiamava Giulia Minoli, aveva 21 ed era di Brescia. La famiglia è stata avvertita la notte scorsa dai carabinieri. Intanto continua a salire il numero dei morti della tragedia di Duisburg. La polizia tedesca ha comunicato un nuovo aggiornamento delle vittime, che ora sono 19. I feriti sono invece almeno 340. La mega festa, però, prosegue comunque.
Secondo la ricostruzione ufficiale il dramma e’ avvenuto alle cinque di ieri pomeriggio in un tunnel che costituisce l’accesso all’ex stazione merci della vecchia acciaieria, oggi trasformata in un parco, dove si svolge la manifestazione. Secondo molti testimoni, il panico è scoppiato quando migliaia di persone per motivi imprecisati sono rimaste bloccate dentro al tunnel.
Secondo alcuni media tedeschi, la ressa potrebbe essere causata dal tentativo della polizia di impedire l’accesso a migliaia di persone all’area dove si svolge l’evento. La tragedia, sintetizzava ieri pomeriggio Bild online, “è avvenuta all’entrata principale, un vero e proprio collo di bottiglia: a causa del sovraffollamento, in migliaia volevano abbandonare il terreno della Vecchia stazione merci dove è posizionato il palco. Mentre altre migliaia di ragazzi volevano raggiungere il palcoscenico. E’ sconvolgente”, scrive la Bild. “Urla, paura, panico. Migliaia di persone si sono scontrate, molti – almeno una dozzina di persone – sono stati stritolati, capovolti nella ressa e hanno dovuto essere rianimati da personale sanitario”.
Un partecipante alla manifestazione, Marius, di 18 anni, riferiva ancora Bild, ha raccontato che “non c’è stata possibilità di fuga, la gente faceva come un muro. Ho avuto paura di morire. Ho avuto fortuna: ho trovato un piccolo buco, ma accanto a me sono morte due donne”, ha raccontato inoltre una ragazza. Alla Love Parade, secondo i dati degli organizzatori hanno partecipato durante l’intera giornata 1,4 milioni di persone. Sono stati mobilitati circa 1.200 poliziotti. L’enorme afflusso di persone ha reso difficili i soccorsi, con il personale medico che ha dovuto farsi strada tra migliaia di giovani.
“L’Unità di crisi della citta’ di Duisburg ha deciso di non porre fine alla manifestazione per motivi di sicurezza”, ha detto il portavoce del municipio, Frank Kopatschek. Aggiungendo però che le uscite di sicurezza dell’area nel frattempo sono state aperte e “numerosi visitatori” ne hanno approfittato per allontanarsi. Nata a Berlino nel 1989, l’annuale Love Parade a suon di musica techno era stata organizzata di nuovo dopo una pausa osservata l’anno scorso.