Forse Kate Perry è una provocatrice di professione. E dopo I kissed a girl (and I liked it) ora se ne esce con un pezzo, California Gurl , in cui canta per spirito di patria il demenziale testo “vieni in California, La nostra pelle è così calda, Faremo sciogliere il tuo pinguino… etcetc…”.
Avrà i suoi motivi. E poi è intrattenimento, non conta mica… vero?
Fatto sta, la canzone è il brano più ascoltato delle radio italiane questa settimana. Inoltre sono sbocciate ardite parodie del video in cui l’artista si agghinda i seni con torte di varia stazza e colorazione per ingrossare ancor di più il panorama..
E tuttavia, senza falsi moralismi e posto che il sesso piace ad entrambi i sessi, mi domando: perché la canzone più ascoltata dell’estate mostra donne seminude che inneggiano a pinguini maschili, e un uomo solo tutto vestito che è lì solo a far bella figura (o invidia agli altri uomini)?
Capita spesso, adesso che ci faccio caso. Mi capita di vedere i calendari esposti dal calzolaio e non saper più se chiedergli di aggiustarmi le scarpe o aggiustarsi il cervello… Poi però penso: forse sono io ad esser troppo sensibile. Oddio, sto diventando una vetero femminista anche se non ho vissuto il femminismo? Poi penso: e se il mondo fosse al contrario? Se fossero stati gli uomini a doversi confrontare con i fisicati dei calendari: quanti anoressici e bulimici.. altro che noi sempre a dieta!! Perché – sapete – anche alle donne (a me) piace vedere uomini fisicati. E tuttavia, quelle più esposte nei video e nelle pubblicità siamo noi. Siamo noi, perché semplicemente siamo “più belle” da vedere? E’ per questo che dobbiamo anche fare quelle che ammiccano sempre anche se non ci va?
Ci sono associazioni, persone, fotografi, che lavorano su questi temi da anni (Ico Gasparri, per esempio) e che dicono che le pubblicità, per esempio, le fanno tutte gli uomini… Sarà così anche per i videoclip musicali? Ci sono bravissime giornaliste che hanno scritto libri sul tema. Cristina e Francesca Comencini hanno fatto uno spettacolo teatrale sul tema.
Si chiama “Libere”: l’ho visto il mese scorso a Roma, arriverà anche in altre città italiane. La pièce fa il paio con la neonata associazione “Di Nuovo” , nata sempre da un gruppo di donne – Comencini incluse – per ri-aprire una discussione su donne e uomini e politica in Italia.
Scrivono, sul blog “Di Nuovo”: “conquistare la parità con gli uomini non significa affatto per le donne diventare come loro, fare le stesse cose. Anzi era stata coltivata la grande ambizione di costruire una società a misura dei due sessi, se è vero che essere donna non è una disgrazia né della natura né della storia ma una della manifestazione della differenza interna all’umanità che va lasciata libera di esprimere tutto il suo genio”.
Ecco. La colonna sonora dello spettacolo Libere mi è sembrata piena di genio femminile. E’ di Grace Slick, da Manhole, anni Settanta (ascoltate: da Manhole).
California Gurl, anni DuemilaDieci, invece, non mi sembra esprima il genio femminile.
Mi sembra, letteralmente, una cazzata ben studiata per vendere. Come se il restringersi dello spazio autoriale in funzione dello spazio commerciale avesse ristretto le possibilità di esprimere il genio femminile, invece che ampliarle.
Come se oggi si facesse, paradossalmente, molta più fatica di 40 anni fa, a farsi portatrici di un’identità femminile.
Manhole
Cristina Sivieri Tagliabue
Giornalista e scrittrice
Piacere quotidiano - 26 Luglio 2010
California Gurl
Forse Kate Perry è una provocatrice di professione. E dopo I kissed a girl (and I liked it) ora se ne esce con un pezzo, California Gurl , in cui canta per spirito di patria il demenziale testo “vieni in California, La nostra pelle è così calda, Faremo sciogliere il tuo pinguino… etcetc…”.
Avrà i suoi motivi. E poi è intrattenimento, non conta mica… vero?
Fatto sta, la canzone è il brano più ascoltato delle radio italiane questa settimana. Inoltre sono sbocciate ardite parodie del video in cui l’artista si agghinda i seni con torte di varia stazza e colorazione per ingrossare ancor di più il panorama..
E tuttavia, senza falsi moralismi e posto che il sesso piace ad entrambi i sessi, mi domando: perché la canzone più ascoltata dell’estate mostra donne seminude che inneggiano a pinguini maschili, e un uomo solo tutto vestito che è lì solo a far bella figura (o invidia agli altri uomini)?
Capita spesso, adesso che ci faccio caso. Mi capita di vedere i calendari esposti dal calzolaio e non saper più se chiedergli di aggiustarmi le scarpe o aggiustarsi il cervello… Poi però penso: forse sono io ad esser troppo sensibile. Oddio, sto diventando una vetero femminista anche se non ho vissuto il femminismo? Poi penso: e se il mondo fosse al contrario? Se fossero stati gli uomini a doversi confrontare con i fisicati dei calendari: quanti anoressici e bulimici.. altro che noi sempre a dieta!! Perché – sapete – anche alle donne (a me) piace vedere uomini fisicati. E tuttavia, quelle più esposte nei video e nelle pubblicità siamo noi. Siamo noi, perché semplicemente siamo “più belle” da vedere? E’ per questo che dobbiamo anche fare quelle che ammiccano sempre anche se non ci va?
Ci sono associazioni, persone, fotografi, che lavorano su questi temi da anni (Ico Gasparri, per esempio) e che dicono che le pubblicità, per esempio, le fanno tutte gli uomini… Sarà così anche per i videoclip musicali? Ci sono bravissime giornaliste che hanno scritto libri sul tema. Cristina e Francesca Comencini hanno fatto uno spettacolo teatrale sul tema.
Si chiama “Libere”: l’ho visto il mese scorso a Roma, arriverà anche in altre città italiane. La pièce fa il paio con la neonata associazione “Di Nuovo” , nata sempre da un gruppo di donne – Comencini incluse – per ri-aprire una discussione su donne e uomini e politica in Italia.
Scrivono, sul blog “Di Nuovo”: “conquistare la parità con gli uomini non significa affatto per le donne diventare come loro, fare le stesse cose. Anzi era stata coltivata la grande ambizione di costruire una società a misura dei due sessi, se è vero che essere donna non è una disgrazia né della natura né della storia ma una della manifestazione della differenza interna all’umanità che va lasciata libera di esprimere tutto il suo genio”.
Ecco. La colonna sonora dello spettacolo Libere mi è sembrata piena di genio femminile. E’ di Grace Slick, da Manhole, anni Settanta (ascoltate: da Manhole).
California Gurl, anni DuemilaDieci, invece, non mi sembra esprima il genio femminile.
Mi sembra, letteralmente, una cazzata ben studiata per vendere. Come se il restringersi dello spazio autoriale in funzione dello spazio commerciale avesse ristretto le possibilità di esprimere il genio femminile, invece che ampliarle.
Come se oggi si facesse, paradossalmente, molta più fatica di 40 anni fa, a farsi portatrici di un’identità femminile.
Manhole
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(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Il concerto di Natale alla Camera "Morricone dirige Morricone", registrato questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, sarà in onda su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, lunedì 23 dicembre alle 15.30. Alla stessa ora sarà trasmesso anche sulla webtv della Camera e sul canale satellitare. Lo rende noto la Camera.
L'evento è introdotto dal Presidente Lorenzo Fontana. Il Maestro Andrea Morricone esegue molte delle celebri composizioni del padre Ennio. Il programma, introdotto dall'Inno italiano, abbraccia i brani più famosi, da "Gli Intoccabili" a "The Mission". A interpretare le musiche sono: l'orchestra Roma Sinfonietta, con la direzione del Maestro Andrea Morricone e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal Maestro Stefano Cucci. La direzione artistica è a cura di Luigi Lanzillotta.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - “Le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano". Lo dice Riccardo Magi.
"Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione. Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa”, conclude il segretario di Più Europa.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo". Lo dicono la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani, il capogruppo dem in Bicamerale Antimafia Walter Verini e i due capigruppo dem delle commissioni Giustizia Senato e Camera Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.
"Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia Penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di Ministro e Sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione", aggiungono.