Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini ha rassegnato le sue “dimissioni irrevocabili” da presidente e da componente del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca locale che presiedeva da anni. Lo ha annunciato lo stesso Verdini in una lettera inviata lo scorso venerdì 23 luglio ai vertici dell’Istituto bancario che è stata resa nota questa mattina. E nel pomeriggio sono arrivate le dimissioni “irrevocabili” di tutto il Cda dell’istituto di credito. Il Cda, “pur ribadendo di aver condiviso fin dalle modalità di elezione, la gestione ordinaria e la totalità delle scelte, operate nell’esclusivo interesse della banca e dei suoi soci” in una nota esprime “la propria solidarietà al presidente dimissionario”, Denis Verdini.
‘In questi mesi – aveva scritto Verdini- si è abbattuta sulla mia persona e, indirettamente, sul Credito cooperativo fiorentino, una tempesta mediatica e giudiziaria di ampie proporzioni rese certamente più eclatanti dal ruolo politico che rivesto. Sono assolutamente certo di poter dimostrare, e lo farò nelle sedi opportune, la mia estraneità da ogni illecito che mi viene in questa fase addebitato. Tuttavia devo prendere atto che la rilevanza assunta dai fatti che mi vengono imputati – rilevanza che va bene al di là del merito stesso dei problemi – rischia di gettare un ombra sulla banca”.
Verdini aggiunge che “in questi 20 anni il Credito cooperativo fiorentino ha conosciuto una significativa espansione ritagliandosi uno spazio importante nell’area metropolitana fiorentina, crescendo in soci e patrimonio e contribuendo fattivamente allo sviluppo della nostra comunità. Sono risultati – scrive ancora Verdini nella lettera ai vertici dell’istituto – che nessuna tempesta mediatica o giudiziaria può cancellare, come è confermato dalla fiducia che anche in questi mesi soci e clienti non ci hanno fatto mancare. Proprio per questo e per l’impegno che ho profuso in questi anni, per tutelare la Banca ed assicurarne la crescita, non posso assistere passivamente al tentativo di coinvolgerla in vicende che potrebbero danneggiarla”.
“Per questo motivo, con enorme rammarico – conclude – ho assunto la decisione di dimettermi irrevocabilmente dalla carica di Presidente e di componente del Consiglio di amministrazione del Credito Cooperativo Fiorentino. Desidero esprimere anche attraverso questa lettera, i miei sentimenti di gratitudine ai soci – che in tutti questi anni ci hanno sempre confermato la loro fiducia – al personale dipendente, e a tutti voi, che avete supportato la mia azione e contribuito alla crescita di questa banca”.
Nella lettera si precisa che il Consiglio di amministrazione del Credito Cooperativo Fiorentino è convocato per oggi pomeriggio per le determinazioni del caso. Sempre nel pomeriggio è previsto l’interrogatorio del coordinatore del Pdl di fronte ai pm romani Capaldo e Sabelli che indagano sulla “nuova P2”.