Rapidi morsi aiutandosi solo con gli incisivi per sfilettare perfettamente questo magnifico pesce. Variante mangiata nei pressi di Salonicco, senza il seme del finocchio, dopo l’arrostimento, filo d’olio, pochissimo origano e due gocce di limone.
T: come Tegamino, assolutamente necessario per due uova affrittellate nelle due varianti possibili tra le tante: non-niente di olio e/o burro (piccola noce) dove lasciare riscaldare un piccolo spicchio d’aglio italiano.
Toglierlo e dopo versare le due chiare per portarle ad una croccantezza certa. Solo a quel punto aggiungere per un minuto i due tuorli aiutandovi con un cucchiaino a trovar loro sede. Coprire il tutto per un successivo minuto con un coperchio affinché il tuorlo “agguanti” senza assodare mantenendo tutta la sua crudità. Piccolissima grattugiata a fili larghi (tipo mela) di parmigiano portano questo piatto ai vertici di una mia classifica personale. Se mangiato con un buon pane e un mezzo bicchiere di rosso ti rende senz’altro più felice. Personalmente non rinuncio mai ad aggiungervi un’abbondante macinatura di pepe fresco.