C’era un volta – crediamolo, almeno – il politico chino sullo scranno, con i pugni sulle tempie di deamicisiana memoria, tutto preso dalla sua missione parlamentare. Ora non c’è più: l’epitome del politico 2.0 è Fabrizio Cicchitto, l’ineffabile presidente dei deputati Pdl.

Nel giorno del voto di fiducia sulla manovra a Montecitorio, Cicchetto si ricorda dell’adagio latino “panem et circenses”, scagliandosi a forza 9 contro la loggia che fa tremare l’Italia: sbagliato, non la nuova P2, ma quella arbitrale, rea di aver affossato la moviola sulla televisione – dicunt – pubblica. “Il fatto che dalle trasmissioni Rai sul calcio per il prossimo campionato – è il cartellino rosso del meglio deputato pidiellino – venga bandita o comunque molto ridimensionata la moviola è del tutto negativo. Ciò, infatti, vuol dire che le autorità calcistiche, in primo luogo quelle arbitrali, sono riuscite nel loro intento, visto che non hanno mai gradito l’uso di questo strumento conoscitivo”.

Intervento da statista, che meriterebbe almeno un predellino, ma l’innato riserbo di Cicchitto lo affida a una nota stampa, puntualmente diffusa urbi et orbi: d’altronde, il periodo è caldo, il calciomercato illude, la palla rotola. Cicchitto l’ha colta al balzo, mirando all’incrocio dell’oscurantismo televisivo e del corporativismo arbitrale. Come per la magistratura, l’imperativo morale, categorico e nazionalpopolare è il solito: quis custodiet ipsos custodet? Per fortuna, a vigilare c’è lui.

E, per fortuna, la sua natura multitasking non conosce confini: solo ieri, prontamente replicato da Maurizio Gasparri, era insorto a tributare stima, ovviamente glabra, a Pupi Avati, che era certo di trovare la sua Sconfinata giovinezza in concorso alla Mostra di Venezia e, viceversa, si è ritrovato in una lacrimevole terza età fuori competizione. A lederne la maestà autoriale, La pecora nera (di) Ascanio Celestini, ma “tutta la mia solidarietà” Cicchitto non l’ha risparmiata a Pupi, vittima di – Gasparri dixit – “ragioni ideologico-culturali”.

Forte di update e upgrade senza eguali, ora non resta che chiedersi quale nuova sortita ci riserverà il centravanti del centrodestra: per mero gioco delle probabilità, salgono le quotazioni per le creste dei dinosauri a mo’ di richiamo sessuale, con implicito riferimento al premier, mentre è in discesa “il 110 è mio, la lode di mamma” e i tacchi di papà della fresca laureata Barbara B. A Cicchitto la facile, ennesima sentenza…

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