“Dieci, cento, mille, diecimila Roberto Saviano per i casalesi del clan“. Un inno d’apprezzamento per lo scrittore e per il suo impegno contro la camorra, vergato sui muri dello stadio di Casal di Principe. Le scritte sono comparse ieri pomeriggio, nella città notoriamente più ostile per l’autore di Gomorra.
Fu qui, durante una manifestazione per la legalità nella piazza di Casal di Principe, che il 23 settembre 2006 Saviano sferrò il suo attacco frontale ai boss. Ed elencando a voce alta i nomi dei capiclan Iovine, Schiavone e Zagaria, lo scrittore esclamò: «Non valete niente, ve ne dovete andare da qui».
Da allora Saviano vive sotto scorta.