L’effetto Floris ha funzionato a metà. Non riaprono i talk show, con in testa Ballarò che aveva già preparato uno speciale, ma ci saranno degli spazi di approfondimento a cura delle redazioni dei Tg. La riunione tra i direttori dei telegiornali e il numero uno di Viale Mazzini Mauro Masi ha dato una fumata bianca. Via libera, dunque, ad approfondimenti giornalistici legati alla situazione politica. Una soluzione che viene ritenuta, spiega una nota della Rai, “coerente con precedenti analoghi” e in grado di “garantire il pluralismo”. Dall’incontro è emersa la volontà e la concreta possibilità di tutte le testate di gestire nei propri rispettivi ambiti di competenza gli approfondimenti di informazione. “In aggiunta – spiega ancora la nota – i direttori delle testate potranno chiedere ampliamenti degli spazi previsti e, ove ritenuto necessario, anche variazioni di orario nei palinsesti”.

Nessuna riapertura dei talk show, dunque. Nemmeno di Ballarò, nonostante Floris fosse pronto a andare in onda già martedì prossimo.“Ci scusiamo con gli ospiti che avevano accettato il nostro invito – dichiara Floris, – ci scusiamo con chi lavorando sodo aveva reso possibile la realizzazione di una puntata con pochi giorni di lavoro, a cavallo tra luglio e agosto. Ma se dobbiamo andare in vacanza, ci andiamo. Arrivederci a settembre”.
Tradisce delusione anche il commento di Paolo Ruffini, direttore di Raitre: “Prendo atto con dispiacere che in una riunione alla quale non sono stato invitato è stato deciso di vietare a Raitre di mandare in onda al posto di una replica del circo uno speciale di Ballarò“. “Una prima serata speciale dedicata agli avvenimenti di questi giorni – continua Ruffini –  è sempre stata la prassi di fronte ad eventi inattesi, che richiedono un impegno fuori dell’ordinario sia ai tg che alle reti, per garantire la dovuta copertura ed il dovuto pluralismo”.

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