Non riesco a contenere e neppure a tacere tutto il mio “livore e odio” verso i vari ministri e onorevoli che – nell’anniversario della strage di Bologna del 1980 – hanno snobbato la piazza accusandola di faziosità e acrimonia, tutti retribuiti lautamente con i soldi pubblici cioè nostri, certamente senza aver mai ricevuto deleghe o consensi, mandati o riconoscimenti dal sottoscritto che ritiene, nella consapevolezza d’una documentata cultura civica, d’una continuativa attività accademica e d’una minima, elementare constatazione della storia d’Italia (si vedano le puntuali puntate tv di Carlo Lucarelli) e delle biografie d’ognuno, sian soldi fraudolentemente rubati quelli che soggetti siffatti da troppo tempo impunemente s’intascano, senza avere neppure il pudore di tacere, ma nella più fetida connivenza con servizi segreti deviati e varie P2 e P3 non trattenendosi dall’invettiva contro la residua reattività rimasta alle vittime di “stragi di Stato” e alla schiera scarsa per numeri e mezzi, ma superlativa quanto ad impegno profuso e rischio incombente, degli eredi di Giorgio Ambrosoli e Paolo Borsellino ostinati nella ricerca della verità senza compromessi! Ha ragione – sotto ogni profilo – chi si schifa per un atteggiamento ipocrita e criminale che dura da troppi, insanguinati e impuniti anni, mentre nelle carceri sono segregati i poveri cristi, italiani e immigrati, infermi e intossicati, innocenti in attesa di giudizio (i “senza difesa”…), mentre la casta ingorda (Rizzo e Stella) si ingozza senza ritegno!