L’Italia è una Repubblica televisiva fondata sulla depenalizzazione dei reati dei ceti possidenti. Il garantismo appare come la foglia di fico con cui si intendono coprire le vergogne di un regime fondato sui clan e sulle cricche”.

La definizione di Vendola è puntuale, al punto da potere esser acquisita in libri di scuola ma di un futuro assai lontano se non si esce dal pantano al più presto perchè, come ben si deduce, i ceti possidenti lo son sempre più, il patrimonio italiano sta passando rapidamente di mano, dai legittimi proprietari agli affiliati a cricche, clan e affini, tra condoni, scudi fiscali e leggi ad personam i potenti son sempre più prepotenti e famelici fino alla bulimia resa palese dal fatto che la casta è definita da giornalisti “tranquilli” come Rizzo e Stella “ingorda” e incapace di fermarsi.

Sta a chi conserva ancora un residuo di lucidità fare le mosse adeguate a tale emergenza molto più difficile delle precedenti perchè in passato le guerre e le dittature si mostravano nella evidenza della violenza e dell’urgenza, mentre oggi si è insinuata progressiva e inesorabile una perversione delle menti e dei cuori grazie al veleno che un padrone di mezzi di comunicazione ha potuto iniettare in uomini, donne, minori cresciuti con la “televisione”.

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