La Caritas boccia la politica del governo sull’immigrazione. “C’è un flusso costante e una pressione migratoria che rimane sostanzialmente immutata se non aumentata al di là e a dispetto di tutti gli accordi presi tra Italia e Libia”. È quanto afferma Oliviero Forti, responsabile nazionale della Caritas, commentando la ripresa degli sbarchi di immigrati nel sud Italia e anche in Sicilia.

L’ultimo è della notte scorsa, con 50 immigrati arrivati sulle coste di Linosa. “Ci chiediamo allora – spiega Forti – come possano avvenire questi sbarchi se teoricamente è in vigore un pattugliamento così serrato come è stato annunciato. Gli arrivi di questa notte a Linosa dimostrano che i pattugliamenti non funzionano poi così bene. Ci rendiamo conto che c’è bisogno di una politica che guardi oltre questi provvedimenti e che cerchi di dare delle risposte alle migliaia di persone che cercano di sbarcare sulle nostre coste”. In merito alla politica del governo sull’immigrazione, la Caritas conferma le sue critiche per i “deprecabili respingimenti in mare a nostro avviso in contrasto con la libertà personale”. “Ma al di là dell’efficacia diretta – spiega ancora Forti – quello che noi temevamo è che nei fatti questa politica non avrebbe risolto il problema alla radici ma lo avrebbe solo spostato più a sud”. Il che, secondo Forti, è dimostrato dal caso dei 200 eritrei detenuti in Libia.

“L’Italia – osserva Forti – nonostante il pacchetto sicurezza e gli accordi con la Libia ha visto aumentare il numero di cittadini irregolari. Lo scenario quindi non è così tranquillizzante come potrebbe apparire”. La maggior parte degli immigrati, circa l’80%, continua ad arrivare nel nostro Paese via terra, nonostante l’attenzione sia sempre rivolta agli sbarchi via mare. Per altro, fa notare il responsabile Caritas, le rotte nel Mediterraneo sono in continua mutazione.

Forti è anche intervenuto sulle polemiche politiche delle ultime ore fra i finiani e gli altri esponenti della maggioranza riguardo all’immigrazione. “Questo tema – spiega il dirigente della Caritas – ha sempre fatto parte dell’agenda politica non in positivo, ma come elemento di strumentalizzazione. Questo ci ha sempre preoccupato e angosciato. Trattare così il tema, vuol dire non voler trovare delle soluzioni reali a un problema che sta diventando di proporzioni sempre più rilevanti sia in negativo che in positivo. Si tratta di un fenomeno sociale di larghe dimensioni che se viene ridotto a semplice scontro politico porta alle polemiche che conosciamo. Speriamo che questa non sia l’ennesima occasione persa per ragionare in maniera sana, realista e lungimirante su un tema che ha bisogno di questi tre elementi”.

In netto disaccordo con l’analisi della Carita è Roberto Maroni: “I numeri smentiscono chi sostiene che c’è stato un aumento degli sbarchi di immigrati clandestini”, ha detto il ministro dell’Interno, . Lo ha detto all’ANSA il ministro dell’Interno, secondo cui i risultati soddisfacenti sono dovuti proprio all’accordo con la Libia.

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