Mia figlia Claire aveva meno di 4 anni, eravamo nel Maggio 2003 e, dal Canada, tornavamo in Italia per il matrimonio in Abruzzo di mia sorella. Eravamo sul treno che collega Fiumicino a Termini quando la mia bambina, con il naso al finestrino, osservando degli strani aggeggi arrugginiti sugli edifici di Roma mi chiese: “Papa’ perche’qui in Italia i palazzi hanno i capelli?”
“Claire -risposi dopo un attimo di esitazione- qui siamo in una citta’ molto vecchia e tanti anni fa anche in Canada le case avevano i capelli”.
Penso spesso a quell’illuminante episodio. Ci penso ogni volta che rifletto su quanto siamo fortunati qui in Canada. Mentre voi discettate sul DTT qui siamo arrivati alla TV 3D, la TV tridimensionale è già una realtà. Ho l’alta definizione da più di 2 anni, 50 canali compresi la CNN, le tv locali e quella nazionale. Soprattutto, sono libero di scegliere. La TV posso vederla su Shaw (cavo), Bell Canada (satellite), Star Choice (satellite), Telus (telefono). Il Canada ha separato la distribuzione dei segnali TV dalla produzione dei medesimi. La distribuzione qui a Vancouver (Shaw, Telus, Star Choice, Telus) e’ separata dalla produzione (CBC, Global, CTV etc.).Tutti fanno tutto: Telus fa telefonia ma anche televisione ed internet, Shaw fa cavo ma anche telefonia ed internet.Il mio cellulare e’con Rogers (Star Choice), il telefono arriva grazie a Telus, la TV ed Internet grazie a Shaw. Sono collegato a banda larga 24 ore su 24 su cavo ottico.
Nel frattempo mia madre ad Avezzano ha l’antenna di Marconi collegata alla scatoletta di Gasparri, un carretto a cui hanno aggiunto il motore, un carretto motorizzato ma pur sempre carretto. Sempre la mia povera madre in Abruzzo ha un collegamento ballerino ad Alice, non ha cavo e, se vuole il satellite di Murdoch, paga più di quello che io pago per vedere 235 canali di cui una cinquantina analogici ed altrettanti in alta definizione. Con il cavo, inoltre, ho anche a disposizione una cinquantina di radio digitali.
La cosa è sorprendente in quanto voi in Italia vivete nel Paese a democrazia televisiva più avanzato del mondo, un Paese in cui la TV è sempre accesa e in cui il suo Padrone è anche il Padrone dell’Italia.
Un Paese di tacchi, trucchi e di parrucchini, un Paese in cui capelli vecchi, catramati ed arrugginiti sono rimasti sui tetti dei palazzi. E non solo.